Il monastero che sembra non avere protettori: San Bernardino, Orte

orte monasteroL’idea è quella di visitare il piccolo quattrocentesco Santuario della Santissima Trinità, a Orte, che guarda la città da un’altura tufacea ed è circondata da una fitta vegetazione mista. In questo periodo, fine marzo, il bosco è tappezzato da violette, anemoni, ciclamini, mentre qualche fiore di ginestra si affaccia qua e là. Ma questa è un’altra storia.

Salendo sulla via tortuosa verso il Santuario, si intravede qualcosa tra gli alberi, arrivando a uno slargo dove è possibile posteggiare E qui il cuore sussulta, proprio così. Non c’è solo la Trinità da visitare ma a poca distanza anche questo complesso, enorme, che appare agli occhi. Una chiesa, certo, inequivocabile, c’è anche una nicchia con un affresco rappresentante la Crocifissione. Attorno, un monastero, un convento, un collegio? Forse.

Entriamo dalla chiesa (che tra l’altro non si vede da Orte): uno strazio. Il corpo centrale è devastato in parte, si nota che c’è stato un intervento di restauro, ma non mitiga tutto quello che è sfondato, fatto a pezzi, a penzoloni. Persino il coro ligneo non è risparmiato. E va peggio nella sagrestia. Siamo nel Monastero di San Bernardino.

Qualche passo nel degrado, a Orte

orte san bernardino 2orte san bernardinoLo sgomento aumenta accedendo a quello che sembra un chiostro, sì, lo è. Qualche colonna in mattoni indica che anche qui c’è stato un intervento di restauro, ma gli affreschi alle pareti, rosoni e ovali circondati da stucchi, sono molto rovinati. Se non ci sono piante e muffa a nascondere il tutto, lasciano pensare che siano scene religiose, forse bibliche: nulla è riconoscibile.

A questo punto, la tristezza di un tale sfacelo, sommerge, eppure cerchiamo di capire perché tutto quel ben-di-Dio (e non è un caso definirlo così) sia stato abbandonato, e soprattutto sia in quello stato. Nel resto del complesso, ormai si è capito che era sì un convento e pure un collegio dove i ragazzi apprendevano materie legate alla meccanica, si susseguono i vandalismi. I piani sono tre, stanze, aule, bagni, anche una cappella decorata. Con contorno di bottiglie (tante) in frantumi, qualche mobile e alcuni materassi sfondati. Tutto rotto: quando si dice che una cosa cade a pezzi, il Monastero di San Bernardino di Orte ne è un chiaro esempio.

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Dopo aver fatto il pieno di un tale disastro, cerchiamo di capire. Leggiamo in rete dai giornali locali, come il Corriere di Viterbo (la data è 5 ottobre 2021), che il complesso immobiliare del Monastero di San Bernardino ha un commissario straordinario da dove arriva “un provvedimento urgente” per adottare tutto il necessario affinché sia messa in sicurezza la struttura, eliminando i problemi dovuti allo stato di degrado. Nello stesso articolo si legge: “Entro il più breve tempo possibile e comunque non oltre 15 giorni dalla data dell’ordinanza (1/10/2021), il custode giudiziario dovrà procedere all’interdizione all’ingresso dell’immobile mediante apposizione di idonea recinzione; la messa in sicurezza (appunto, ndr) dell’immobile e delle strutture pericolanti; la messa in atto di attività di pulizia straordinaria, sanificazione e bonifica dai rifiuti presenti”.

La scoperta del Monastero di San Bernardino di Orte è stata effettuata il giorno 26 marzo 2022: nessun recinto, nessuna pulizia e bonifica. Piuttosto via libera a tutto. Davvero un grosso peccato per questa area dai tanti risvolti preziosi, culturale, storico, religioso, architettonico e archeologico, del territorio di Orte. Sembra quasi che della sua sorte e della sua lunga storia non importi nulla ai più. Ci sbagliamo?