Se n’è andata Giuliana Cucchieri, prima donna italiana direttore d’aeroporto

GiulianaDopo una lunga malattia se n’è andata nella notte tra il 10 e l’11 novembre, Giuliana Cucchieri, la prima donna italiana, nel 1969, a diventare direttore d’aeroporto, rimanendo per molti anni alla direzione dello scalo di Falconara “R. Sanzio”. La sua è una di quelle storie di cui si sono perse le tracce, ma è anche grazie a donne come lei che la componente femminile della società ha fatto (alcuni) passi in avanti. Non senza “battagliare” per riconoscere “semplicemente” la qualità della sua professione.

Nata ad Ancona nel 1940, nel 1960 si sposa con il farmacista anconitano Lucio Guazzati ma rimane vedova l’anno successivo, con il figlio Luca di appena 13 mesi. Non si perde d’animo: laureata in Giurisprudenza a Macerata, nel 1969 vince al Ministero dei Trasporti il concorso per direttore d’aeroporto, ruolo che rivestirà per oltre vent’anni, l’unica donna nel nostro paese. L’Enac assegna Giuliana prima a Fiumicino, poi a Bologna, quindi per circa 12 anni a Firenze. E continua la sua ascesa nel mondo del lavoro: si diploma, prima ed unica donna in Italia ancora una volta, alla Scuola di Guerra Aerea delle Cascine di Firenze, parificando il suo ruolo di direttore d’aeroporto (civile) ai gradi (militari) di Generale.

Il fatto di essere unica donna nel ruolo ispira un’importante casa di moda italiana a disegnare per lei la prima divisa da direttore d’aeroporto con i gradi parificati Enav. Nel frattempo viene nominata, per la sua qualifica, in molte Commissioni interministeriali d’inchiesta insieme a Forze armate e Magistratura, nei più gravi disastri aerei, fra cui Ustica.

Chiede però di tornare nella “sua” Falconara dove grazie all’atterraggio del Concorde ed alla realizzazione successiva di una grande e moderna aerostazione per arrivi e partenze nazionali ed internazionali, il “Sanzio” viene promosso a prima circoscrizione aerea, fra i primi 14 aeroporti italiani sia per importanza sia per traffico aereo.

Nel 1991 durante il Ponte aereo Umanitario per Sarajevo, il più lungo del mondo mai realizzato, con la Nato che utilizza lo scalo militare aereo di Falconara, viene invitata ed accolta come “Autorità d’Ispezione” a bordo della portaerei “Clemenceau” di stanza nell’Adriatico settentrionale.

Ha insegnato per decenni Diritto della Navigazione come massimo esperto assoluto di navigazione aerea. È stata presidente di commissione d’esame in centinaia di abilitazioni e brevetti in tutti gli aeroclub d’Italia: grazie a lei centinaia di piloti volano e fanno lavoro aereo.

Successivamente viene assegnata a Bologna (terzo aeroporto d’Italia) quando tale scalo prende in consegna sia Lugo sia Rimini. Infine, promossa finalmente primo dirigente (lunghissima la sua battaglia per essere riconosciuta come donna dirigente superiore dello Stato) apre la strada a diverse sue colleghe negli anni Duemila.

Dopo il gravissimo incidente aereo di Linate, le viene chiesto di dirigere l’aeroporto milanese che ha nella sua sfera di competenza anche lo scalo internazionale di Malpensa, ed è come tale uno dei primi d’Europa insieme a Francoforte, Londra e Parigi.

Maturato il periodo e la carriera, Giuliana Cucchieri chiede di andare in pensione nel 2005 ma le verrà concesso solo due anni dopo, anche qui dopo estenuanti bracci di ferro con il Ministero, che non trova un sostituto uomo per il suo responsabile, delicato e pericoloso posto di Direttore. Torna quindi nella sua Ancona e dalla sua famiglia, partecipa al Soroptmist (associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali), si occupa di teatro con l’Associazione “Amici della Musica”, è premiata ai “Marchigiani dell’anno” ma si ammala quasi subito di Parkinson, che la toglie dalla vita attiva. Un grande esempio di forza al femminile.