La ceramica? È affare da bambini!

I bambini, si sa, sono grandi artisti, e con la ceramica possono realizzare oggetti davvero super. E così i loro disegni migrano su piatti e tazze per servizi incredibili, unici e ovviamente molto personali. Insomma, oggetti di uso quotidiano si trasformano in speciali pezzi i in ceramica con la particolarità che a ‘colorarli’ sono lo stupore e l’emozione dell’infanzia. È, questa, l’idea geniale di una super mamma, Maria Teresa di Palma, classe ’90, figlia di un ceramista di Grottaglie, in provincia di Taranto, famosa città delle ceramiche, e sorella di Giorgio, l’innovativo artista di questo materiale. Dunque, la ceramica come dna in questa famiglia pugliese. Spiega Maria Teresa: “Mia figlia Martina ama disegnare, e un giorno ho pensato: perché non fare colazione o addobbare la tavola con i suoi bellissimi disegni? E quindi è nata l’idea. L’espressività dei bambini e la loro autenticità vengono trasformate così in un imitabile e prezioso pezzo d’arte”.

bambini e ceramica
Al centro del progetto di Maria Teresa sono proprio i più piccoli che, attraverso il loro sguardo, senza né filtri, né regole, diventano protagonisti di queste collezioni che coinvolgono anche gli adulti nella magia dell’infanzia. Il processo creativo nasce dall’emozione di un segno seppur incerto, da una sbavatura di colore, dall’incanto dell’insolito e trova espressione nella sua semplice imperfezione, nella sua purezza ed autenticità. Il mondo incantato dei bambini, pagliacci, cuori, alberi, ridisegna con la fantasia multicolore dei bambini piatti, tazze e tazzine. Si tratta anche di una buona occasione per sprigionare la creatività dei piccoli in questo momento particolare, aggiunge Maria Teresa, “un’attività che rende più leggero il tutto perché si sa che stanno soffrendo stando in casa per molto tempo, senza andare a scuola, senza vedere i loro amichetti, i loro nonni. Ma dai disegni traspare chiaramente anche la loro positività, fiducia, ottimismo anche nelle difficoltà, un qualcosa che fa bene a tutta la famiglia, raccontando le loro mini ma grandi emozioni”. Per saperne di più:
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