111 modi per scoprire il territorio ed essere assolutamente felici

111C’è questa incredibile collana della casa editrice emons: che inizia con un numero, 111, come due guide (tra le numerose in catalogo) che ci sono capitate tra le mani. I loro titoli sono “111 luoghi del Lazio che devi proprio scoprire” e “111 segreti delle chiese di Roma che devi proprio scoprire”. Non solo quel numero ma anche quel “devi proprio scoprire” sono praticamente un “obbligo” per chi vuole conoscere anche in modo insolito il proprio territorio. Iniziamo con Roma: si sa che ha un sacco di chiese (pure se quante esattamente proprio no), ma ce lo saremmo mai aspettati che nascondono appunto 111 segreti? Anche i romani più doc che non si può (e che, bisogna dirlo, sono molto spesso distratti davanti alle bellezze della loro città) difficilmente conoscono qualcosa sulla Cripta dei Sacconi Rossi. Ovvero dell’antica confraternita dal nome lunghissimo (nata tipo nel XVII secolo), che aveva  lo scopo di andare a recuperare i cadaveri degli annegati nel Tevere, dando loro degna sepoltura. Si trova in piazza San Bartolomeo all’Isola, e conserva ancora tante decorazioni con ossa e teschi. E poi ci sono tutte le diverse chiese dei vari popoli che a Roma ci sono arrivati in tempi lontani e, ovviamente, ci sono rimasti, come Sant’Antonio dei Portoghesi (via omonima) o Sant’Atanasio dei Greci, in via del Babuino. E ancora, edifici sacri sulla cui facciata sbuca il volto di una donna, probabilmente la nipote prediletta del Cardinale Mazarino e sulla quale le storie piccanti non sono proprio pochissime… Ma ci sono persino statue di donne a seno nudo (anonime per il momento) in questa chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, a piazza di Trevi. Insomma c’è proprio da sbizzarrirsi, altro che “di Roma si sa già tutto”. Ma de che?, direbbe qualche indigeno. La prova è questa guida.

111 emozioni da leggere e poi verificare s111ul campo…

Passando poi ai “111 luoghi del Lazio che devi proprio scoprire”, beh, i viaggiatori ficcanaso hanno assolutamente pane per i loro denti e possono essere “nutriti” per un bel po’ di gite “fuori-porta”. Che dire di rocce scavate nel travertino a ridosso dell’Aniene, con tanto di affreschi che raccontano di quando un gruppo di frati “birbanti” cercò di avvelenare niente meno che San Benedetto, poiché lui li voleva casti e puri? È tutto raccontato lì, in quelle immagini sulla roccia, antenate delle attuali graphic novel. Naturalmente San Benedetto si salvò e andò a Subiaco dove fondò un monastero tutto suo. Dove siamo? A San Cosimato-Eremi di San Benedetto, via Tiburtina Valeria, poco distante dall’uscita Vicovaro della A24. Non si può perdere poi il “carciofo” di Campo Soriano, zona Terracina, che alcuni chiamano “cattedrale” e altri “castello”. È quel che resta di una piattaforma carbonatica che stava proprio là e che il passare dei secoli e delle stagioni ha trasformato in questo affascinante insieme di rocce in un paesaggio aspro tutto intorno in cui si piantano le viti del delizioso Moscato di Terracina. Curiosi vitigni che crescono in mezzo a pietre di varia dimensione. E c’è pure il bosco del duce, località Rapelle, Antrodoco. Ovvero? Beh, è uno dei 111 luoghi segreti da scoprire.

Ultimi appunti. Le guide 111 raccontano tutto in una paginetta affiancata da foto esplicative che incuriosiscono. Gli autori, Fabrizio Ardito per Roma e Giulia Castelli Gattinara (con le foto di Mario Verin) per il Lazio, sono una garanzia e narrano il tutto con grande emozione. Da leggere e poi verificare sul campo, naturalmente.