Premio Arte Laguna: il linguaggio artistico per la sostenibilità

Ancora poche ore (fino alle 18) per curiosare tra le opere della 13a edizione del Premio Internazionale Arte Laguna, a Venezia, presso le Nappe dell’Arsenale Nord. I linguaggi artistici sono improntati a un preciso dialogo con la sostenibilità, ambientale e civile, visto che i lavori parlano di ecologia e inclusione.

In questa ottica, all’interno della manifestazione, con la collaborazione di Ca’ Foscari Sostenibile dell’Università Ca’ Foscari Venezia e Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica) è stata omaggiata la creazione artistica più affine alle strategie RRR (Riuso, Riciclo, Riduco). Il Premio Speciale Ars (Arte Riuso Sostenibilità) è andato all’installazione Nationmetrix del duo libanese Ieva Saudargaitè Douaihi e Roula Salamun. Il visitatore entra fisicamente all’interno dell’opera attraverso una miriade di fili che simboleggiano la “foresta”’ di passaggi e procedure che deve attraversare chiunque viaggi.

Premio Arte Laguna: il linguaggio artistico per la sostenibilitàL’obiettivo degli artisti è sottolineare gli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati, tra l’altro, nell’Agenda 2030 dell’ONU, quali la necessità di creare comunità più inclusive e ridurre le diseguaglianze.

Al Premio Arte Laguna sono arrivate oltre 8mila opere da artisti di tutto il mondo

Al Premio Arte Laguna hanno partecipato oltre 8mila opere pervenute da tutti i paesi del mondo, 120 arrivate in finale appartenenti a 33 nazioni: una bella radiografia complessiva dello stato attuale dell’arte contemporanea e del design. Sei i vincitori assoluti ai quali è andato un premio di 7mila euro ciascuno. Ecco alcuni di loro. Al primo posto, per la sezione pittura, il polacco Ryszard Szozda con l’opera Test #03A #03B #03C (2017). Un trittico che riproduce una foto molto nota, entrata nell’immaginario collettivo per la potenza distruttrice ad essa legata, poiché si riferisce ai test nucleari svolti in Nevada negli anni ‘50. L’artista ha tradotto in pittura un’immagine fotografica, attraverso il ricorso a una tecnica pittorica quasi astrattamente monocroma, restituendo tutta la tensione apocalittica di questo tema.Premio Arte Laguna: il linguaggio artistico per la sostenibilità

Nella sezione land art e urban art si è aggiudicato il premio Burj el Hawa – The Tower of Wind (2018) dell’artista libanese Jad El Khoury: l’arte trasforma un’intera torre di uffici abbandonata a Beirut in un oggetto urbano delicato e coreografico, bello, nonostante tutto. Nella sezione fotografia e digital graphics il premio è per Silvia Montevecchi, 25 anni, con Jisei no ku #1, 2017 | Jisei no ku #4 (2017). Perché? Alla giuria è piaciuta la qualità della composizione, dell’immagine, il valore narrativo e l’interessante relazione con la tradizione del Jisei no ku, brevi poesie della tradizione giapponese che esprimono l’ultimo pensiero prima della morte, percepita come in un momento di sospensione in un mondo onirico.