Il viaggio nel gusto inizia con l’olio di Montegiovi (Castel del Piano). Siamo sul Monte Amiata, in cui i diversi comuni sono pronti a far assaggiare le prelibatezze dei prodotti tipici. Si comincia nel borgo sabato 29 e domenica 30 settembre con la 45ma edizione della “Sagra della Bruschetta” che profuma di primizie e “olio novo, un olio quasi ottobrino che presenta caratteristiche proprie ed è una vera e propria “primizia”.
Castagne, funghi ma anche vino e proprio l’olio sono il fil rouge di un itinerario che – fino a novembre – attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni, oltre a Castel del Piano Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castell’Azzara, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.
Il calendario di #AmiatAutunno si sposta poi a Bagnolo (comune di Santa Fiora) dove nei fine settimana del 6-7 e del 13-14 ottobre si organizza la Sagra del fungo amiatino.
In festa anche il borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove il 12-13-14 e il 19-20-21 ottobre si rinnova la “Festa d’Autunno”. Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Mentre si cuociono caldarroste degustazioni, musica, mercatini e spettacoli rendono unica l’atmosfera nel borgo medioevale.
C’è poi la “Sagra del Fungo e della Castagna” a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) nelle giornate del 14 e 20-21 ottobre, giorno in cui c’è pure il Palio del Boscaiolo.
Da non perdere il 20-21 ottobre nella frazione di Cana (comune di Roccalbegna) la “Biondina”: così è chiamata la caldarrosta, alludendo al colore che assume dopo essere stata cotta nei tipici bracieri. Protagonista anche in “Castagna in Festa” ad Arcidosso per due fine settimana (19-20-21 e 26-27-28 ottobre).
Il 28 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Si chiude il 3 novembre, con le “zucche in festa” di Castell’Azzara. Per altre news, curiosare qui.
