In pratica il corten si autoprotegge dalla corrosione elettrochimica mediante la formazione di una patina superficiale che impedisce il progressivo estendersi della corrosione assicurando lunga vita all’acciaio. Come succede? Durante il naturale processo di ossidazione, che varia dai 6 ai 12 mesi, rilascia una polvere di ossidi che arresta la corrosione e crea la sua tipica superficie ruvida e porosa, che cambia tonalità con il passare del tempo fino a raggiungere un colore bruno ma sempre in un continuo divenire. E con minore necessità di manutenzione rispetto al tradizionale acciaio al carbonio.
Con il corten i progetti di design e architettura sono tanti, come “la stanza che non c’è”, versatile idea per dare un riparo protetto alle più svariate “cose” o, perché no, creare un ambiente in un giardino o in riva al mare. Per conservare attrezzi di lavoro o improntare una sala lettura o di giochi per ogni età, una zona relax, persino una sauna con tutto il vestito giusto. Si tratta di una casetta da disegnare nelle misure più utili in base ai bisogni. Poi questa deliziosa struttura in corten è componibile, facile da installare in quanto può essere posizionata direttamente a terra, su pavimento predisposto, oppure fornita con pavimento in doppia lamiera e coibentazione. La tenuta termica è assicurata da monopannelli sistemati sulle pareti. Il corten come detto garantisce elevata resistenza meccanica e alla corrosione, mentre gli spessori contenuti sono sufficienti per avere comunque grande robustezza. Poiché è un’opera in edilizia libera, cioè temporanea si può spostare dove quando e come si vuole, non necessita di permesso di costruzione. L’ispirazione arriva da Il Giardino di Corten.