Colin O’Brady, esploratore da record

Per chi non lo conosce (finora), niente paura: Colin O’Brady è destinato a entrare nella leggenda, poiché è un esploratore da record. Ha infatti attraversato l’Antartide in un trekking in solitaria, completamente, senza aiuti di alcun tipo né guide.

Colin O’Brady, esploratore da record La sua impresa, definita da lui stesso “The impossible first”, è iniziata il 1 novembre. L’intenzione, riuscitissima, era quella di diventare la prima persona nella storia ad attraversare il continente di ghiaccio. Nel suo sito appare la frase “sbloccare il potenziale umano”, ed evidentemente lui ci è riuscito benissimo. Anzi, per chi vuole conoscere i segreti di questa potenzialità presente in ciascuno di noi (basta saperla cercare), Colin offre anche corsi specifici che è possibile prenotare.

 

Colin ha raccontato ilrecord giorno dopo giorno  su Instagram

Sul suo sito, giorno dopo giorno il segnale GPS ha monitorato i movimenti dell’esploratore, fino alla meta finale, la Barriera di Ross sull’Oceano Pacifico, raggiunta dopo aver attraversato i monti Transartartici, in un ultimo sforzo lunghissimo di 130 km percorsi in soli due giorni. Il trentatreenne era partito dal “Messner Start”, il punto che ricorda la traversata del 1989 di Reinhold Messner. Per oltre 54 giorni O’Brady ha sciato per quasi 1500 chilometri tirando una slitta di ben 135 chilogrammi, affrontando i venti gelidissimi e le tormente di neve del continente più lontano da ogni luogo del mondo.

O’Brady ha vinto il suo trekking solitario combattendo per la sua sopravvivenza in un ambiente ostile (che, come si dice, va avanti per la sua strada, poiché lì, gli umani, non sono certo previsti…), per quasi 13 ore al giorno con una visibilità molto limitata per la maggior parte del tempo. Del resto qui le notti sono corte (con il vento che sferzava continuamente la tenda dove Colin cercava di riposare). La sua avventura in solitaria è stata anche una sfida contro un altro esploratore, Louis Rudd, 49 anni, capitano dell’esercito britannico.

Il percorso di O’Brady, tutto documentato su Instagram, ha anche un’ulteriore valenza, poiché il ragazzo non solo ha scalato tutte le vette del continente americano e le sette più alte degli altri, ma ha deciso di compiere opere ardimentose dopo che, in seguito a gravi ustioni su gran parte del mondo per via di un incidente in Thailandia, i medici gli avevano pronosticato una vita sulla sedia a rotelle.

Solo 18 mesi dall’infausto evento e dopo una lunga riabilitazione, Colin, cresciuto a Portland, in Oregon, ha stupito il mondo dello sport quando non solo ha completato il suo primo triathlon, ma si è piazzato primo assoluto al Triathlon di Chicago. Dopo aver vinto la sua prima gara, Colin è diventato un triatleta professionista e ha corso in 25 paesi in sei continenti, rappresentando gli Stati Uniti. E poi, tanti altri record: ad esempio, è stato la prima persona ad aver mai scattato Snap dalla vetta dell’Everest. L’immagine di Colin O’Brady è tratta dal sito www.businessinsider.com