Alla scoperta dell’archeologo delle parole

Il titolo è questo: “L’archeologo delle parole”. L’ha scritto Lilith Moscon con le illustrazioni di Francesco Chiacchio (Telos Edizioni. Il libro è proposto per bambini dai 7 anni in su, ma poiché chi scrive pensa che l’età sia solo una convenzione (dipende dalla curiosità che ci si mette nello scoprire e capire le cose) va benissimo per tutti. Tanto più che la versione digitale di questo libro si scarica gratuitamente leggendo il qr code presente nella versione cartacea.

Alla scoperta dell’archeologo delle paroleE che, leggendo tale codice, sono possibili diverse operazioni come scaricare l’app Telos Store su Google play o Apple store, creare un account, sbloccare il libro rispondendo a tre domande le cui risposte sono contenute nel libro cartaceo. Poi la collana cui appartiene “L’archeologo delle parole”, ha altre frecce al suo arco, come si dice. Tanto per citarne una: è concepita per andare incontro ai bisogni di lettura più diversificati e, in particolar modo, è sensibile alle esigenze dei lettori con dislessia e DSA, disturbi vari di apprendimento. Ma non è solo questo il motivo per cui se ne parla qui. Le parole di questo libro raccontano ha una bella storia, con protagonista Eki, un ragazzo tedesco che, grazie a un vecchio album di foto che si anima mettendolo in comunicazione con personaggi bizzarri, decide di intraprendere un viaggio dalla Germania alla Calabria, sulle tracce di suo padre, un certo dottor G.

Le parole raccontano e fanno viaggiare…

L’itinerario di Eki si svolge a tappe, accompagnato da un cavallino, un’asina, un falco, un contadino, uno zampognaro… La sua mission è quella di scoprire ben due segreti: quello dei due mari e quello della rosa dei venti. A noi lettori (o almeno quelli di noi che spesso facciamo parte della folta schiera degli ignorantoni) la prima sorpresa. Il dottor G. che Eki cerca si ispira a un personaggio realmente esistito, Gerhard Rohlfs, soprannominato proprio l’archeologo delle parole. Era un importante linguista e glottologo tedesco che ha gironzolato per la nostra Italia e che tra l’altro ha scritto il Dizionario dialettale delle tre Calabrie e la Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti (pubblicato da Einaudi). Con tante informazioni e notizie ottenute parlando e riparlando con gente di ogni tipo. Mica male no? E ci voleva uno studioso appassionato venuto dal nord… uno che amava le parole d’Italia in ogni loro declinazione più di noi stessi!