Bulli, il ritorno del pulmino Volkswagen

Mitico pulmino, arriva Bulli elettrico

Il ritorno di Bulli

 L’hanno presentato al Salone del Mobile di Detroit: è il prototipo elettrico dello storico pulmino Volkswagen, Bulli, la cui produzione è stata interrotta nel 1979, dopo circa trent’anni di carriera su strada e non.

L’icona a quattro ruote dei figli dei fiori (e anche dei figli… dei figli dei fiori) che nel corso del tempo si è trasformata anche in camper e vera e propria casa per spiriti liberi (e che i collezionisti cercano sborsando migliaia di euro), sta dunque per ritornare.

Il concept del Bulli di nuova generazione è a trazione elettrica e guida autonoma, ha al momento un nome quasi impronunciabile, I.D.Buzz, ovvero Iconic (!) Design Buzz (nel senso di bus con la esse dura cioè silenzioso). Ovviamente, sarà a 0 emissioni, 300 e passa cavalli (ai vecchi tempi ne aveva solo 24) e con almeno 600 chilometri di autonomia.

Gli appassionati sapranno certo che Bulli non è il nome ufficiale di questo classico pulmino, che si chiamava Transporter, bensì un soprannome nato dall’accorpamento delle iniziali delle parole tedesche Bus e Lieferwagen, cioè furgone e/o consegna merci, evocando l’aggettivo tedesco bullig, vigoroso, muscoloso. E che ha avuto pure altri nomignoli, Samba negli Usa e Kombi in Brasile.
Ciò lo si legge bene in www.bullimania.it, un sito che si occupa “esclusivamente dei primi due modelli del Bulli, rigorosamente motorizzati con un boxer raffreddato ad aria”. Solo uno dei tanti spazi online dedicati al leggendario pulmino, spesso colorato e disegnato in tante (più o meno) eccentriche modalità. La domanda, ora, è: il new Bulli riuscirà a suscitare lo stesso entusiasmo e il medesimo affetto?