Dopo i gravi disastri che tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre hanno colpito vaste aree d’Italia, buttando giù oltre che case e vite umane, anche tantissimi alberi, gli interventi si moltiplicano un po’ ovunque, tanto è vero che sono 11 le regioni in cui è stato chiesto lo stato di emergenza.
Qui parliamo della città termale di Levico Terme, e più esattamente il suo secolare Parco delle Terme, simbolo della città, il più importante parco storico della Provincia di Trento.
Dal 29 ottobre, giorno della tempesta che si è abbattuta con violenza nella zona, l’area verde, che fa parte del network Grandi Giardini Italiani proprio grazie alla sua importanza storica, con la sua superficie di tredici ettari e un patrimonio arboreo di circa 570 maestosi alberi, si mostra oggi con un volto nuovo, purtroppo devastato ed irriconoscibile, soprattutto nella sua parte orientale.
Un forte vento si è portato via bellissimi faggi e platani di più di cinquant’anni, cedri e tuie ottantenni oltre ad alcuni abeti monumentali e pini di centenari, tra i quali il raro Pinus sabiniana nordamericano. Erano ospiti verdi da decenni, nel Parco, figure amate da chiunque gironzolasse in loco, amati da tutti, anche da chi, arrivando da fuori, aveva (ha) imparato ad apprezzarli.
Proprio dall’amore per gli alberi di Levico Terme e dalla voglia che il suo Parco ritorni rigoglioso come prima del 29 ottobre, il Consorzio Levico Terme in Centro, in sinergia con il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale e l’Azienda per il Turismo Valsugana, lancia il progetto Adotta un Albero.
Obiettivo: contribuire al reimpianto degli alberi dello storico Parco sottolineando che l’albero è un patrimonio vivente di tutti.
Gli alberi che saranno ripiantati sono faggio, albero dei tulipani, acero zuccherino, cedro dell’Himalaya.
Chiunque voglia collaborare alla rinascita del Parco può contribuire con una donazione di 10 euro, indicando la specie di albero preferita, versando l’importo sul c.c.
Per concludere, una citazione di Confucio, antico filosofo cinese: “Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”.
Facebook: Visit Levico Terme – Instagram: @visitlevicoterme (foto giornaletrentino.it)
Dopo i gravi disastri che tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre hanno colpito vaste aree d’Italia, buttando giù oltre che case e vite umane, anche tantissimi alberi, gli interventi si moltiplicano un po’ ovunque, tanto è vero che sono 11 le regioni in cui è stato chiesto lo stato di emergenza.