Zoo: animali e solitudine

La solitudine degli animali negli zoo europei

Animali e solitudine negli zoo

Sugli animali che vivono (o meglio, sopravvivono) negli zoo si è detto tanto, ma ci sono certe immagini, come quelle di Britta Jaschinski e Jo-Anne McArthur per conto della Fondazione Born Free, che parlano da sole.

Animali isolati, spesso racchiusi in spazi di pochi metri quadrati, loro che in natura sono liberi; poca manutenzione dei recinti; cibo scarso; acqua sporca. Che tristezza. Le foto che sono in visione al Parlamento Europeo, fermano le condizioni spregevoli in cui sono mostrati al pubblico animali spesso resi protagonisti di spettacoli vietati dalla legge (come tanti delfinari) e che invece sono la normalità anche in Italia: questi i risultati di un’indagine sui giardini zoologici di 21 paesi dell’Unione Europea (prima della Brexit) in base a un progetto dell’associazione britannica Born Free che ha voluto verificare se e come sia rispettata la direttiva CE 1999/22, relativa alla custodia degli animali selvatici negli zoo di vario tipo.

I responsabili del progetto Zoo Inquiry UE sono andati in giro a verificare di persona lo stato di questi posti ‘bestiali’ non tanto per la presenza degli animali ma proprio per le condizioni di vita.

In Italia sono stati presi in considerazione 25 giardini zoologici e nessuno ha risposto alla richiesta di informazioni, magari sulle attività di ricerca che posti simili dovrebbero effettuare.

 I primi risultati indicano che “l’impegno degli zoo italiani nei confronti della conservazione della biodiversità e, in particolare, della salvaguardia delle specie minacciate di estinzione o ‘sensibili dal punto di vista della conservazione’ non costituisce priorità rilevante”.

Mancanza di sorveglianza e di cartelli didattici, scarsa segnaletica di pericolo e minima manutenzione delle barriere, cattiva progettazione dei recinti: solo alcune delle pecche di tali strutture il cui scopo dovrebbe essere quello di educare.
In tutta Europa gli zoo indagati sono stati 200, relativi al periodo 2009-2011, dall’anno passato e durante quello in corso si stanno facendo ulteriori ricerche su altri 54.
Il progetto Zoo Inquiry L’UE è andato di pari passo con un controllo ufficiale della direttiva CE 1999/22 da parte della Commissione europea, perché questa normativa è stata messa a punto proprio per modificare le legislazioni nazionali in termini di zoo, applicando la scienza del benessere degli animali dietro le sbarre.