Un capriolo albino a Belluno

Belluno: il capriolo albino guarda e sparisce

capriolo albino a Belluno

Qualche giorno fa nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, un incontro spettacolare: un raro esemplare di capriolo albino. Lo ha immortalato un fotografo di Belluno, Luca Zanfron, che gironzolava nei boschi assieme al figlio il quale ha scambiato l’animale per una capretta e che spiccava bene nei fugaci momenti in cui è apparso per poi scomparire nel folto della boscaglia.

Bello, bellissimo ma purtroppo molto più debole dei suoi simili, come ha commentato dalle pagine del Corriere del Veneto Michele Da Pozzo, il direttore del Parco in cui il candido capriolo vive.

Perché vulnerabile?

Proprio per via del suo aspetto non può mimetizzarsi tra alberi e arbusti, come succede normalmente agli altri suoi fratelli di razza. “Dunque, spiega Da Pozzo, risulta più esposto agli attacchi dei predatori, a cominciare dall’uomo”. Può anche essere un pericolo per gli stessi altri suoi simili perché riesce a farsi vedere, eccome.

Non è la prima volta che nel bellunese accada di incontrare velocemente un capriolo albino. Anche di questi tempi un anno fa vicino al Ponte Bailey. E pure nel 2015 nonché lo scorso gennaio. Una certa frequenza di questa anomalia genetica nella zona dovuta probabilmente a una popolazione di caprioli molto ampia. La foto di Luca Zanfron apparsa sul Corriere della sera. Rimane ovviamente segreto il luogo esatto dell’avvistamento, per evitare la caccia del predatore più micidiale, l’uomo.