Sulle tracce di Caravaggio

Caravaggio: viaggio sulle sue tracce ‘italiane’

Caravaggio-Odoya

 Uno stile inconfondibile, quello Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, che anche attraverso le cui opere racconta una vita piena di contraddizioni: sacra e profana, colta e umile, sofisticata e bestiale a un tempo.

Di lui si è scritto e pubblicato tanto ma c’è un libro nuovo nuovo che ne parla concentrandosi sui sui capolavori in terra italiana.

Si tratta di una guida che accompagna il lettore in una selezione tra lavori caravaggeschi conservati infatti in alcune collezioni del nostro paese.

L’obiettivo? Scoprire sempre di più l’arte di questo genio ribelle e fuori dagli schemi. Il titolo è “Caravaggio-L’artista in Italia”, ovvero una “Guida ragionata alle opere di Caravaggio nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d’arte in Italia” (Odoya, 20 euro). Qui l’autore, Raoul Melotto, racconta di un vero e proprio tesoro di capolavori sparpagliati in alcune delle città più belle d’Italia, da Roma alla Sicilia, da Milano a Napoli, passando per Firenze.
“C’è un tale Caravaggio che a Roma fa cose notevoli. Con le sue opere si è conquistato fama e onore. Non tiene in conto le opere di alcun maestro e non loda apertamente le proprie. È un misto di grano e di pula; non si consacra allo studio, ma quando ha lavorato un paio di settimane, se ne va a spasso per un mese o due con lo spadone e un servo, e gira da un gioco di palla all’altro, molto incline a duellare e a far baruffe, cosicché è raro che lo si possa frequentare”. Così lo descriveva il pittore e biografo fammingo Karel van Mander. Meglio non si può.