Quale è stata la fine di Lucy?

Lucy l’australopiteca che (forse) cadde dall’albero

Lucy

Camminava già su due gambe, lasciando le sue impronte sulla soffice cenere eruttata dai vulcani attivi che caratterizzavano l’ambiente in cui viveva: ecco Lucy, l’australopiteco forse di raccordo tra scimmie e uomo, scoperto nel 1974 in Afar, Etiopia.

Era bipede, dunque, la nostra Lucy, però si arrampicava ancora molto bene sugli alberi, magari alla ricerca di qualcosa da mangiare o semplicemente per nascondersi dai suoi predatori. E, forse, fu proprio una caduta da un ramo da almeno 12 metri da altezza ad esserle fatale.

John Kappelman and Lucy

Lo sostiene John Kappelman dell’Università di Austin, Texas, che assieme a un gruppo di colleghi ha studiato a fondo i resti di questo Australopithecus afarensis che, narrano le cronache, fu chiamato Lucy poiché i ricercatori accampati sulle sue tracce ascoltavano sempre la canzone dei Beatles “Lucy in the sky with diamonds”.

Secondo gli ultimi studi, pubblicati su “Nature”, le fratture ossee di Lucy, evidenziate dalla tomografia computerizzata ad alta risoluzione, con qualcosa come 35mila scansioni, sarebbero state determinate proprio da una caduta dall’alto. Un’ipotesi suggestiva ma, come succede quando si tratta di fossili, e molto antichi come questi, tipo 3 milioni e mezzo di anni fa, impossibile da verificare.

Lo scopritore di Lucy, tanto per dire, Donad Johanson, è decisamente scettico sul volo fatale, rimanendo ancorato per così dire alla causa finora più accredita, un evento catastrofico, forse un’alluvione, che avrebbe decimato non solo lei, alta poco più di un metro, per 30 chili di peso, ma i suoi compagni di vita.
Di Lucy è stato trovato uno scheletro quasi completo, 52 ossa, tra cui ossa degli arti, mandibola, alcuni frammenti del cranio, costole, vertebre e soprattutto il bacino, che permise di capire che si trattava di una femmina. Doveva avere circa 18 anni che, al suo tempo, era un’età ragguardevole, essendo la media di 25, secondo i paleoantropologi.
Comunque sia, questo piccolo essere un po’ scimmia un po’ uomo mantiene intatto il suo fascinoso mistero su chi sia stata esattamente e come sia finita là nell’Afar: ma c’è da essere sicuri che le sue vecchie ossa continueranno a raccontarci diverse verità.