Si chiama “SOS animali in trappola” la campagna che il WWF ha scelto per contrastare i crimini di natura e il bracconaggio contro tigri, lupi, rapaci e uccelli migratori. L’iniziativa, partita il 6 maggio, terminerà durante la Giornata Oasi, il 20 maggio. È possibile anche contribuire economicamente con un sms al numero 45590.
Ogni giorno più di 7mila specie animali rischiano la vita a causa proprio dei bracconieri: elefanti, trichechi e ippopotami perseguitati da criminali che vogliano trasformare le loro zanne in oggetti d’avorio, rinoceronti massacrati a causa del loro corno, tigri cacciate e rivendute al mercato nero asiatico.
Questo è il drammatico panorama fotografato dal Report del WWF “Bracconaggio Connection” che evidenzia il rischio della perdita della biodiversità, grande ricchezza per tutto il pianeta.
Secondo i dati del 2016 di Interpol e Unep (Programma ambientale delle Nazioni Unite): dopo stupefacenti, beni contraffatti e traffico di esseri umani, i crimini di natura sono la quarta voce del mercato dell’economia illegale mondiale, con un continuo ritmo di crescita (tra il 2014 e il 2016 pari al 26%). Un mercato fiorente che sottrae ogni anno tra i 91 e i 258 miliardi di valore alle economie in via di sviluppo e che produce un business che può arrivare a circa 23 miliardi di dollari l’anno.
Anche il web purtroppo non è immune al commercio illegale di fauna selvatica: secondo l’Ifaw, International Fund for Animal Welfare, lo è almeno nel 70% dei casi.