Ritrovare l’Italia, anche tra le righe

L’Italia da scoprire

copertina il mulino le città ideali

Ok: non si finisce mai di scoprire l’Italia, talmente tante sono le sue bellezze, spesso ‘solo’ dietro l’angolo e spesso solo lì, pronte per essere svelate.

Notevole dunque l’iniziativa editoriale de Il Mulino: una serie di libri (12 euro ciascuno), agevoli nel formato, con foto in bianco-nero e cartine identificative, che accompagnano il lettore in itinerari d’autore tra storia e cultura, anche insoliti e di grande appeal.

“Andare per città ideali”, ad esempio, in cui Fabio Isman ci intrattiene su tante località frutto di visionari a vario titolo, realizzate o no (l’ultima è ‘La Scarzuola’ di Terni), che sono poi pure le storie di uomini di ogni credo che si sono cimentati per un vivere in armonia. Ci sono riusciti? Beh, piantina alla mano, si può verificare.

Poi, si incontra un popolo ancora per certi versi misterioso con Valerio Massimo Manfredi, in “Andare per l’Italia Etrusca”. Mentre Giorgio Ravegnani, con il suo “Andare per l’Italia Bizantina”, percorre le zone delle presenze dell’antico impero, le quali sono durate, tra invasioni di vario genere, ben cinque secoli.

covre italia bizantina cover trenietruschi

“Andare per treni e stazioni” è il consiglio di Enrico Menduni, che ci porta tra diversi tipi di vettori fino alla Tav, iniziando-passando-tornando in campania, a Pietrarsa, dove c’è il museo nazionale ferroviario, 360mila metri quadrati e 7 padiglioni pieni di locomotive e vagoni. Peccato che la ferrovia Pietrarsa-San Giorgio a Cremano, sia una linea a rischio frane, così di frequente il servizio si svolge su bus. Pensare che non si tratta di una linea qualsiasi: appartiene alla Napoli-Portici, la prima ferrovia messa in moto nel nostro paese, nel 1839 e “lo stupendo complesso di Pietrarsa – si legge – diventò la prima officina ferroviaria e la prima fabbrica di locomotive”. Questa però è un’altra storia.

Ma, visto che lo spettacolo deve continuare, ecco “Andare per Teatri” di Nicola Fano. Nord-centro-sud-isole ospitano teatri di tante epoche, da quelli greci e romani a quelli come si dice di ultima generazione.
È il caso dell’Auditorium del Parco a L’Aquila, ideato da Renzo Piano nel vasto giardino del Castello Spagnolo. Forma particolare, tre cubi di legno , dipinto in mille colori all’esterno e rosso fiammante all’interno. Un teatro che è dunque auditorium ma anche luogo di numerose iniziative e di aggregazione, un modo per ridare speranza agli abitanti così segnati dal pesante sisma del 2009.