Quanto racconta la Maddalena

La Maddalena tra peccato e penitenza, mostra a Loreto

maria maddalena crivelli

 Messa su da Vittorio Sgarbi, a Loreto si può vedere fino al prossimo 8 gennaio, presso il Museo – Antico tesoro della Santa Casa, una mostra dedica all’iconografia di Santa Maria Maddalena. Tanti capolavori, “assoluti” come li definisce Sgarbi, aggiungendo “senza eguali nel mondo”.

L’esposizione si chiama esattamente ‘La Maddalena, tra peccato e penitenza” .

Una bellezza incredibile, che può aiutare a conoscere questa figura controversa, prostituta, sorella di Marta, sposa di Cristo. Tre mesi fa, la Congregazione del culto divino ha decretato il 22 luglio come festa di Maria Maddalena, ridandole quell’epiteto, santa, che aveva un tempo e che si è perso per via delle tante supposizioni non tanto fauste sulla sua vita.

Come la Maddalena di Montefiore dell’Aso di Carlo Crivelli (nell’immagine) che per Sgarbi “è quasi un Klimt”, oppure le altre Maddalene, di Ignazio Stern in estasi o in meditazione, secondo Guido Cagnacci. E ancora, la Cena in casa di Simone, di Moretto da Brescia, in cui la Maddalena è prostrata ai piedi di Gesù mentre altre donne la additano. E poi, la Maddalena penitente di Orazio Gentileschi, in cui si notano diversi oggetti che hanno suscitato varie ipotesi. Il teschio e il libro, ad esempio: il teschio sarebbe quello di Giovanni Battista (perché la Maddalena sarebbe stata sua sposa) e il libro sarebbe il Vangelo di Maria Maddalena, scritto da una posizione particolare, moglie di Cristo dopo essere rimasta vedova del primo nonché madre della sua creatura, forse Sara, che sarebbe arrivata in Europa fermandosi nella Francia del Sud…
Leggende? Chissà. I quadri mostrano sempre una donna bella e triste che persino i pittori di tutti i tempi, con la loro creativa sensibilità, dipingono piena di misteri da raccontare.
Gli orari della mostra: lunedì-venerdì, 10.00/19.00 fino alle 20 sabato e domenica.