Una combinazione cartografica e di fantasia divertente ma che ha sempre dettagliati riferimenti. L’importanza dei toponimi risiede infatti proprio nella loro capacità di definire con immediatezza e precisione l’identità di un certo posto: quando si interroga il territorio, la prima e più rapida risposta arriva dal suo nome. Nella bizzarra carta geografica ci sono luoghi come Urgia, Porcellone, Pollastra, Gnocca, Godo, Membro, Cene…L’idea iniziale è dovuta alla frequentazione di una località della bassa Val di Chiana tra Siena e Perugia, dove si trovano le torri di (leggete bene) Beccati questo e Beccati quest’altro. Cos’erano? Antiche stazioni dove chiedevano tasse, in quella che nei tempo medioevali era una zona di confine. Ma è solo una delle “ispirazioni” di questa carta particolare che viene distribuita con due tipi di allestimento: come poster arrotolato e come carta pieghevole di dimensioni A5, 15 x 21 cm. Autoprodotta, si può comprare andando a curiosare qui dove c’è l’indicazione delle librerie dove la carta è venduta.
Una ulteriore particolarità: la mappa è al contrario, perché è bene far vedere le cose da punti di vista diversi e niente è esattamente come sembra. La percezione distorta dello stivale generata dall’orientamento a Sud-Est svela i limiti dell’abitudine e apre le frontiere tra ordinario e straordinario. Con tanto di ridefinizione dei punti cardinali risolve le contraddizioni fra Nonsense, Senso, Osservazione del particolare e visionE d’insieme.
Per saperne di più, si può andare a curiosare nel sito fantageografica.com