Mangiare le ghiande di quercia

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Ghiande di quercia a colazione

Mangiare le ghiande di quercia? I nostri antenati lo facevano normalmente e oggi c’è ancora chi si nutre di questo curioso frutto che risulta abbastanza insipido ma dà un certo senso di sazietà.

L’arboricoltore William Bryant Logan ne parla diffusamente nel suo “La Quercia –Storia sociale di un albero” (Bollati Boringhieri, € 25), in cui racconta di come questo albero sia presente ovunque nell’emisfero boreale, grazie al fatto di non avere alcun tipo di “specializzazione” evolutiva. Ritornando alle ghiande: Bryant Logan suggerisce tra l’altro di curiosare tra le pagine di una pubblicazione di Sue Ellen Ocean, che vive a Willits, California, esattamente nella zona settentrionale delle montagne costiere, dove la produzione di ghiande è abbondante. Il libro, rilegato a spirale e reperibile in rete, si chiama “Arcorns and Eat’em”, ghiande e piatti: qui, la “signora delle ghiande”, come Sue Ellen è conosciuta, illustra diversi tipi di ricette. Ad esempio, maccheroni al sugo di ghiande, un po’ californian style ma comunque da provare, soprattutto come piatto freddo. Per quattro persone servono: due etti di pasta, mezza tazza abbondante di ghiande cotte (bollite a lungo in acqua per eliminare il tannino, amaro e che limita la digestione) e ridotte in purea, un cucchiaio di salsa di soia, due cucchiai di olio d’oliva, parmigiano Reggiano. Mescolare i vari ingredienti molto bene, ottenendo una salsa con cui condire la pasta, aggiungendo una generosa spruzzata di parmigiano. Per un sapore più intenso, non rinunciare a un pizzico di peperoncino.

Foto: newsfromnativecalifornia.com
Foto: newsfromnativecalifornia.com

Mangiare le ghiande è comunque un’attività moltoricercata sul web: su YouTube ci sono un sacco di tutorial (anche di Sue Ellen Ocean, oceanhose.com e californiaoaks.org) che insegnano come recuperarle, conservarle e cucinarle. Ricordando che pure da noi, in passato, si usavano questi tesori naturali: durante la seconda guerra mondiale, in periodi di scarsità di risorse, le ghiande servivano a produrre farine e patè. E, da secche, ridotte in polvere, per un caffè assolutamente particolare.

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