Libri. Carta batte digitale

Foto: indyreadsbooks.org
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I vecchi libri? Meglio!

A dirlo non è chi ha superato (o si avvicina) agli anta, ma i cosiddetti nativi digitali, quelli nati e cresciuti a pane e Internet.

Secondo un recente sondaggio della linguista Naomi S. Baron della American University di Washington, Usa, anche i giovanissimi amanti di tablet e pc non “resistono” all’indiscusso fascino della carta, tanto è vero che studiano preferibilmente su libri e manuali stampati, amando sottolineare le righe, scarabocchiare sulle pagine, mettere il segno piegando gli angoli…

Tali risultati sono legati a un’altra ricerca, condotta dal prestigioso Washington Post, secondo il quale solo il 9% dei nativi digitali legge gli e-book, nonostante siano spesso gratis online, preferendo pagare gli evidentemente e incredibilmente amati vecchi libri cartacei, nuovi o usati che siano.

Uno dei perché di tutto ciò: leggere sulla pagina cartacea, al contrario di quella digitale, significa più attenzione quindi più tempo ma, nonostante questo, i dati si ricordano meglio, la memorizzazione è decisamente superiore. Insomma, una “lettura profonda” che gli apparati digitali non consentirebbero. E poi, vuoi mettere quel piacere unico nello sfogliare le pagine, quell’odore che cambia da libro a libro e che solo la carta permette?
Probabilmente l’uomo ancora non è preparato a diventare asettico, anche nel leggere, troppo sentimentale nel riuscire a sbarazzarsi di questo o quel libro cui si sente affettivamente legato.