La Fao premia gli ulivi di Assisi e Spoleto

Gli ulivi di Assisi e Spoleto entrano nella lista Giahs della Fao

Gli ulivi di Assisi e Spoleto premiati dalla Fao

Unici, gli ulivi tra Assisi e Spoleto.

Esattamente si parla della “Fascia olivata Assisi-Spoleto”, un paesaggio pedemontano appennino declinato tra sei comuni della provincia di Perugia: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto.

Un paesaggio culturale vivente, il risultato dell’opera congiunta di natura e uomo (quando si occupa con equilibrio del territorio).

Gli ulivi, qui, in questa Fascia olivata Assisi-Spoleto, anche detta valle spoletana, hanno modificato l’originario paesaggio. E lo fanno notare con la loro presenza e la loro coltivazione in 9mila ettari di terreno per un totale di quasi 1 milione e 500mila piante.

Ulivi e uomo hanno portato avanti un lavoro millenario in quella che è una delle principali aree olivicole dell’Umbria. Qui siamo nelle terre di san Francesco, ovunque ci sono le sue tracce (e pure quelle di san Benedetto). Ti giri qua e là e hai a che fare con un patrimonio storico-artistico incredibile

Proprio queste sue caratteristiche hanno determinato l’ingresso della Fascia olivata Assisi-Spoleto nel programma Giahs (Globally Important Agricultural Heritage Systems) della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Un riconoscimento che avviene per la prima volta in Italia, poiché si premia un’agricoltura sostenibile in cui il suolo è coltivato nel rispetto del paesaggio. E evidentemente, con ottimi risultati (perché è così difficile farlo altrove?).
Tra gli aspetti positivi dell’essere parte del programma Giahs, l’incremento del valore economico dell’olio di oliva prodotto lungo la Fascia e una migliore e più efficace valorizzazione turistica, sociale, culturale del territorio coinvolto. Ovvero maggiore attenzione alla cura dei luoghi e della tutela della biodiversità degli ulivi.