Si chiama Kanin Winter Cabin ed è una cabina-bivacco appesa alla roccia in un modo che sembra però assolutamente sospesa.
Tecnicamente è un rifugio a sbalzo ed è stato realizzato dallo studio Lubiana OFIS Arhitekti. È collocato sul Monte Kanin, tra Slovenia e Italia, dopo essere stato prefabbricato e portato in loco con un elicottero, nonché posizionato dopo tre tentativi di attracco, vista la difficoltà dell’ambiente, ventoso e roccioso.
Kanin Winter Cabin è un piccolo rifugio in grado di ospitare scalatori (sono loro che arrivano quassù a 2500 metri di altezza), 10 metri quadrati tutti in legno, con rivestimento di sottili lamine di alluminio, a parte un’ampia vetrata, con vista spettacolare sul paesaggio mozzafiato che mostra il meglio roccioso dei due paesi confinanti. Uno dei due lati corti è aggettante proprio sulla roccia.
Ma come fa a ‘tenersi su’ questo bivacco in cui c’è posto per nove letti disposti sui tre piani orizzontali di legno? Grazie a robusti cavi di acciaio che lo ancorano alla roccia (però solo in minima parte), così robusti da resistere a tormente di neve, pioggia, venti strepitosi, temperature estreme.
Insomma un incredibile gioco di equilibrio tra uomo e natura, in un progetto particolarmente attento a che ci sia un minimo impatto ambientale e nello stesso tempo una massima stabilità. La foto di Janez Martincic rende molto bene la spettacolarità di questa assai inusuale cabina-bivacco.
