Con Jet, fusione nucleare più vicina (e pulita)

Jet

Lui si chiama Jet ed è un reattore sperimentale europeo, il cui nome completo è Joint European Torus: ha generato una quantità di energia pari a 59 megajoule a intervalli di cinque secondi, l’equivalente di 11 megawatt (in grado di illuminare, se mantenuto in modo costante, ben 1600 appartamenti). Il ruolo di Jet rappresenta una svolta, poiché prima di questa sua performance, la produzione di energia da fusione nucleare si “spingeva” solo a poche frazioni di secondo, e ora, invece, si parla di “cinque” secondi, in seguito ai test effettuati in Gran Bretagna, presso il Culham Center for Fusion Energy, nell’Oxfordshire, ovvero il maggiore impianto di fusione nucleare per fini sperimentali che esiste al mondo. È qui che il team di scienziati del consorzio Eurofusion ha raggiunto il risultato inseguito da anni: produrre energia senza scorie, proprio grazie alla fusione nucleare. L’obiettivo per Jet, che ha l’aspetto di una sorta di ciambellone “decorato” (passate il riferimento) da tanti elettromagneti, è di superare i 5 secondi di cui si diceva poche righe sopra, arrivando a cinque minuti e poi a cinque ore nelle macchine future e poi e poi a tempistiche sempre maggiori.

Jet e i 4800 esperti

Tra i 4800 esperti, ci sono anche italiani coordinati dall’Enea e che vedono la partecipazione tra l’altro del Cnr e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

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Perché la missione di Jet ha suscitato così clamore? Non si tratta solo di un risultato scientifico da 110 e lode ma rappresenta l’opportunità concreta di pensare a un ambiente sostenibile, nel senso che l’energia prodotta da Jet può essere sicura, stabile, a basse emissioni di anidride carbonica, con ridotta presenza di scorie. Non è proprio zero impatto ambientale ma sarebbe decisamente meglio di quello che sta accadendo oggi con le fonti fossili. In ogni caso, ci vorrà ancora molto tempo per avere un impianto vero e proprio tale da garantire energia ad ampio spettro. Si parla del 2050. Intanto, però, grazie a Jet, un domani meno problematico si sta palesando.

Ma quali sono i vantaggi reali della fusione termonucleare?

Come spiegano dall’Enea, si tratta del processo che alimenta le stelle, come il nostro Sole, e promette, nel lungo termine, di essere una fonte di elettricità quasi illimitata, utilizzando piccole quantità di combustibile reperibili ovunque sulla terra, da materie prime poco costose. Il processo di fusione unisce, fino a fondersi ad altissima temperatura, nuclei di elementi leggeri come l’idrogeno, che si trasformano in elio, rilasciando una quantità enorme di energia sotto forma di calore. La fusione è intrinsecamente sicura perché per sua natura non può innescare processi incontrollati.