In giro a caccia di Maria

Le chiese dedicate a Maria, piccoli tesori italiani

a caccia di maria

 L’Italia, si sa, di tesori ne ha davvero tanti, come ad esempio le piccole chiese dedicate a Maria, la mamma di Gesù.

Ce ne sono davvero tante, in giro per l’Italia, una ricchezza che spesso sfugge poiché tali edifici sono spesso chiusi o in posti inaccessibili. Eppure, sono continuamente frequentate da gente che va a cercarle anche solo per trovarsi davanti a quei luoghi che sono legati a ‘sicuri’ miracoli.

Il più delle volte, infatti, si tratta di immagini antiche, antichissime tanto che in alcuni casi non si riesce a definirne l’età, quasi sempre sono di autori sconosciuti e sono di solito rinvenute in situazioni simili. Qualcuno che si perde nel bosco trova l’effigie sotto un rovo, altri su un dirupo che prima non c’era, altri ancora zappando dure zolle di terra. E sempre i numerosi ex voto che sono appesi attorno alla Madonna rilevano che di miracoli ce ne sono stati, eccome.

Succede pure per la Madonna della Delibera di Terracina, il cui primo miracolo è forse quello di essere stata ricoperta per tanti anni da un intonaco di calce di cui un pezzo, cadendo, mostrò la bella immagine sottostante, un grande affresco del 1418 che, probabilmente, era molto più antico, forse trecentesco, e che era affisso in un’edicola campestre (attorno a cui poi si costruì un primo santuario, rifatto alla fine dell’Ottocento).
Due le leggende. La prima: la scoperta da parte di un contadino. I suoi buoi si fermavano davanti a un vecchio muro, vi si volgevano e si inginocchiavano. La seconda: un pastore inseguito da due briganti, sfiancato dalla lunga corsa fu acciuffato all’altezza di un vecchio muro. Sbattuto violentemente contro di esso dai due energumeni provocò la caduta dell’intonaco, ormai gonfio e marcio per l’acqua, scoprendo così l’Immagine e salvandosi la vita.
La Madonna ha un mantello celeste con stelle e reca in braccio il piccolo Gesù, entrambi guardano verso destra, lontano. Ci sono poi due personaggi a destra e sinistra, San Giovanni Battista, con in mano un agnellino, e San Cesareo, il patrono della cittadina laziale. Al limitare del dipinto ci sono da un lato una figura maschile in ginocchio (sembra un sacerdote) con tanto di rosario (e al disopra un paio di piedi che sbucano senza un corpo) e dall’altro, una donna pure lei inginocchiata e con il rosario. Chissà chi sono. Il santuario della Madonna della Delibera è molto ricco all’interno, è praticamente pitturato ovunque (un bel contrasto con un esterno complessivamente semplice e privo di decori) ma è solo lei che illumina tutto quanto e che continua a richiamare donne e uomini da ogni dove.