Gibberish: linguaggio senza senso che ha tanto da dire

Linguaggio che libera: è il Gibberish

Gibberish

Gibberish: ma che cos’è? Un linguaggio senza senso, parole messe insieme che creano frasi prive di significato. Che poi in realtà non è proprio così, perché un senso forse ce l’hanno, lo decidiamo noi quale oppure no. Buttiamo fuori dalla bocca parole inesistenti magari capendo di più, su certi argomenti, al posto di quelle vere e proprie.

Il bello del Gibberish è usare questo non senso per definire meglio le cose e le idee che la lingua normale non ci aiuta a fare.Termini con cui approcciarsi con gli altri, parlandosi e magari capendosi anche di più. Lo abbiamo già fatto da bambini, in fondo, quando parlavamo tra noi e noi e/o con gli amichetti rivolgendoci parlantine incomprensibili agli adulti. E così divertenti. Perché il Gibberish permette di “buttar fuori” qualsiasi cosa venga in mente senza regole, approcciandosi davvero con tutti. Per esempio: cantare canzoni in lingue che non sappiamo, persino in inglese che “cantato” spesso è incomprensibile, una pratica che si fa anche da grandi, bene anche questo è Gibberish!

Ma che significa? Sembra che derivi da un alchimista islamico dell’8° secolo, tale Jabir Ibn Hayan: il suo nome è stato latinizzato in Geber, da cui “Gibberish”, termine apparso nella lingua inglese nel 1500 e traducibile in italiano con “senza senso”, per via del linguaggio tecnico spesso incomprensibile usato nei suoi scritti dall’alchimista.

Di Gibberish se ne occupa Elisa De Meo, esperta di yoga della risata e che nel suo sito lo racconta come ”una “lingua” inventata che permette di parlare emettendo suoni che non hanno alcun significato se non quello delle emozioni che veicolano e a cui permettono di dare voce.
Parlare senza “dire” nulla apre nuovi canali e permette al corpo di esprimere quello che il cervello per le ragioni più diverse filtra. È un atto liberatorio e catartico. Insomma è la lingua più universale che esista ma a differenza delle altre, nel Gibberish non si pensa né si giudica, non si conferisce alle parole alcuna interpretazione”. Organizza anche corsi in tante città. La foto è di time.com.