Galle delle querce: che sorprese

Tra le foglie, a caccia di galle

galle di quercia

Il vento furioso degli ultimi giorni ha fatto una strage anche di galle.

In un parco urbano ad alta presenza di querce, è possibile vederne spiattellate sul terreno attorno alla pianta ospite, anche di piccole dimensioni.

Tante però sono bene abbarbicate alle foglie, che già stanno abbandonando il loro look verdeggiante riempiendosi di macchioline marroncine, e alle ghiande in accrescimento rapido che, loro sì, mantengono il loro green.

È davvero curioso che ogni pianta abbia la sua galla personalizzata, una elevata specificità, dunque, tra ospite e ospitato.

galle quercia gallamarroncinasughianda galle quercia

Sulle querce da sempre ci sono quelle più spettacolari, tante formazioni in ordine sparso che si intravedono qua e là sulla pianta. Le galle sono in pratica le casette di insetti che con la loro presenza inducono nell’albero ospitante, la produzione di tessuti che diventano assai anomali, dalle forme tra le più stravaganti. La pianta in realtà non ne risente più di tanto (a meno che non ne sia talmente sovraccarica da far cedere i rami dal peso), anche perché l’insetto, dopo un po’, se ne vola via e la sua galla-casetta si secca e cade (non sempre però, talvolta rimane al suo posto come addobbo natural style).

 In questo incontro, impossibile descrivere di quale forma siano queste galle con tante punte che talvolta inglobano completamente una ghianda, talaltra crescono tra foglie e rametti. Fatto sta che in uno stesso albero è possibile osservarne l’evoluzione, proprio come un edificio in costruzione. Alcune di queste galle si presentano con poche punte, e di colore giallo-verde, che assumono una colorazione più scura aumentando in contemporanea il numero di tali punte.  Altre si presentano in parte verdi in parte già marroncine, con le punte che da arrotondate diventano più appuntite.

galle querciagalle quercia

Probabilmente si tratta di Andricus multiplicatus: per gli esperti la galla contiene numerose cellette in cui si trasforma una larva che a un certo punto, quando è ancora caldo, sfarfalla via.