Omaggio alla foresta dei violini

Omaggio architettonico alla “foresta dei violini”: lo ha voluto lo studio Piuarch nei confronti degli alberi di Paneveggio per celebrare l’indissolubile rapporto tra architettura e natura. E dall’effetto davvero evocativo. La struttura di Piurach è un cavalletto in formato extralarge, i cui elementi compositivi, gambe e traverse, sono formati da legno massello grezzo non trattato; pezzi integri e unici ricavati dai tronchi interi degli abeti rossi spezzati dal vento. Un insieme essenziale, unito a incastro o a nido d’uccello, senza l’utilizzo di carpenteria metallica.

Omaggio alla foresta dei violini da Piuarch

Su tale cavalletto sono “poggiati” due dei tronchi protagonisti di quella triste giornata di maltempo, con tutte le loro radici all’aria, sradicate da quel suolo che non ha avuto la forza di trattenerle. L’installazione si potrà ammirare negli Interni Human Spaces, nel Cortile d’Onore dell’Università Statale di Milano, in via del Perdono, dall’8 al 19 aprile 2019, in occasione della Milano Design Week. Il progetto di Piuarch è pensato per rappresentare in un segno il valore dell’abete rosso di risonanza della Val di Fiemme, Trento, accompagnato a un programma quotidiano di concerti di violino, ulteriore omaggio alla foresta e proprio al legno di risonanza.

Omaggio alla foresta dei violini da Piuarch

Lo ricordiamo tutti, il 29 ottobre 2018: venti a 200 km orari hanno abbattuto oltre 12 milioni di alberi lungo l’intero arco Alpino. Tra questi, appunto, anche quelli della foresta di Paneveggio, conosciuta anche come la “Foresta di Stradivari”: racconta la leggenda che il celebre musicista si sarebbe perso in questo bosco in cui agli abeti rossi che scoprì avevano doti fantastiche per le casse armoniche dei violini, sono associati abeti bianchi, larici, pini cembri, in un sottobosco di mirtilli neri e rossi. La realizzazione della struttura di Piuarch, su concept progettuale di Nemo Monti, è stata possibile grazie a CityLife, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e della Magnifica Comunità di Fiemme che hanno provveduto alla fornitura del legno grezzo e lavorato.Ci saranno poi cinque concerti di archi in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e nella serata di venerdì 12 il momento musicale sarà accompagnato dall’incredibile  suono del Resonance Piano, una novità assoluta nel mondo dei pianoforti, sviluppata dall’azienda Ciresa, e che suona con la sola vibrazione del legno di risonanza, senza alcun altoparlante.