Creature fantastiche da vedere fino al 28 febbraio nella mostra “The Bestiarium. Piccolo manuale di Zoologia fantastica”, al Museo civico di Zoologia di Roma, in via Ulisse Aldrovandi 18, Sala Balena (9/19, chiuso il lunedì).
Le opere sono davvero particolari e sono state realizzate ispirandosi al “Manual de zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges e seguendo la tecnica del cadavre exquis, tanto cara ai surrealisti che la inventarono negli anni ’20 del secolo scorso. Si prende un foglio già disegnato in parte; tali immagini si coprono o si piegano, permettendo di disegnare vari temi senza sapere cosa già è stato ritratto; quindi si ‘apre’ il tutto scoprendo figure fantastiche e anche orribili perché no, tanti pezzi diversi creati da persone diverse e unite in modo mostruosamente casuale.
In questo progetto, 30+1 bambini, hanno dato vita a 30+1 nuovi animali fantastici, guidati dall’ideatore dell’evento, l’artista romano omino71, con la collaborazione delle due associazioni Tempodieventi.com e Punto Scuola. Durante i tre laboratori effettuati ad Ostia e Testaccio nei mesi di maggio e giugno 2015, l’artista ha attivato una condivisione aperta tra i piccoli autori che hanno appreso le caratteristiche degli animali mitologici descritti da Jorge Luis Borges nel suo “Manual de Zoologia Fantastica” del 1957, come si diceva prima, per poi inventare nuove creature fantastiche, ognuna disegnata da tre bambini, battezzata da un quarto e colorata da un quinto piccolo autore.
Ogni nuovo animale, quindi, è il frutto di una collaborazione di 10 piccole mani e non solo…E i lavori dei partecipanti ai laboratori sono stati inviati ad altrettanti artisti internazionali, italiani e stranieri, per essere reinterpretati. Queste 31 nuove opere affiancano quelle dei bambini sia nell’esposizione collettiva sia nel libro-catalogo “Piccolo Manuale di Zoologia Fantastica” appositamente ideato per il progetto, scritto dall’autore Stefano Cristi e distribuito da Lantana Editore.
Insomma con “The BEST(iarium) – Piccolo Manuale di Zoologia Fantastica”, l’arte si ‘fa’ in modo collettivo, con risultati sorprendenti.
