Acquedotto del Peschiera: i suoi primi 80 anni

Peschiera: fino al 4 novembre si può visitare a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale (10-20, fino alle 22.30 venerdì e sabato, lunedì chiuso), una mostra dedicata ai primi 80 anni dell’acquedotto.

La prima pietra è del  1938 (anche se la sua messa in opera era già stata pensata all’inizio del ‘900) e la struttura garantisce circa l’80% del fabbisogno idrico degli oltre 3 milioni di abitanti di Roma, di molti comuni del Reatino, della Bassa Sabina e della costa settentrionale del Lazio, da Fiumicino a Civitavecchia.

Il tutto illustrato con immagini, documenti originali, video d’epoca e installazioni che raccontano le diverse fasi di realizzazione, dall’inizio dei lavori fino ad arrivare ai giorni nostri, una storia legata a corde strette con lo sviluppo socio-economico della Capitale e il suo circondario.

Con circa 130 km di condotte, il Peschiera è uno dei più grandi acquedotti da sorgente in Europa e nel Mondo.

L’acqua che sgorga dalle sorgenti resta nel sottosuolo per 15-20 anni prima di essere erogata, ciò ne garantisce l’elevata purezza.

La sua qualità  è monitorata 24 ore su 24 da una sala operativa mediante l’utilizzo di una sofisticata strumentazione in grado di rilevarne in tempo reale i parametri chimico-fisici.

Tra i nuovi sviluppi di cui si è parlato a corredo delle celebrazioni per gli 80 anni, il Gruppo Acea che gestisce l’acquedotto ha annunciato di prevedere nei propri piani la messa in sicurezza dell’acquedotto, anche in relazione al rischio sismico (era proprio ora, no?).

Per il Peschiera è in lizza pure un ulteriore intervento, atteso da quasi 20 anni: la realizzazione di una seconda condotta che assicurerà ancora di più l’approvvigionamento idrico di Roma e del Lazio.

Oltre che a Roma, anche presso gli Archi del Palazzo Papale di Rieti, si può visitare, pure qui gratis, l’esposizione “1938 – 2018 80° dell’Acquedotto del Peschiera”, sempre fino al 5 novembre 9.30/18.30).