Se dai barconi di Lampedusa nascono violini

VioliniViolini nati dai legni dei barconi dei migranti naufragati al largo di Lampedusa: dalla disperazione si originano bellezza e fiducia nel futuro. Si tratta del progetto “Metamorfosi” il cui obiettivo è quello di comporre non solo violini, ma anche viole e violoncelli per una davvero particolare “Orchestra del mare”. I legni di nove dei dieci barconi sono stati portati al carcere di Milano Opera, dove saranno lavorati da un gruppo di detenuti che già da tempo si dedicano alla creazione di strumenti musicali.

“Metamorfosi” è un’iniziativa promossa dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Casa di Reclusione milanese.

I legni, riveduti e corretti all’insegna della speranza, sono stati prelevati dal molo Favaloro di Lampedusa e donati dal ministro Luciana Lamorgese ad Arnoldo Mosca Mondadori, l’imprenditore milanese ideatore della Fondazione, la cui mission è aiutare le fasce più vulnerabili della nostra società. L’obiettivo è costruire on solo pregevoli strumenti come i violini, ma anche rosari e crocifissi.

Una “seconda vita” a materiali “all’apparenza irrecuperabili, che potranno invece essere sublimati in strumenti musicali”, ha sottolineato la ministra della Giustizia Marta Cartabia, ma anche a chi sta espiando la sua pena. E ha aggiunto: “Costruire un violino è un’arte che richiede pazienza, cura, fatica. La stessa pazienza, cura e fatica necessari in un percorso di reinserimento di chi ha commesso un reato e si impegna a riparare. Quando questi legni, impregnati di salsedine e speranze, suoneranno nella futura “Orchestra del mare” daranno voce allora a tutto questo: ai sogni e alle angosce di chi su queste imbarcazioni ha cercato una rinascita; agli estremi respiri di chi non ha mai terminato quella navigazione e agli sforzi di chi ha cercato un riscatto”.

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Papa Francesco con il primo dei violini realizzati dai legni di Lampedusa, vicino al maestro Parazzoli e ai rappresentanti della Fondazione Casa dello spirito e delle arti

Due le “guide” che accompagnano i detenuti nel progetto Metamorfosi, Francesco Tuccio, l’artigiano di Lampedusa che con i rottami del grande naufragio del 2009 costruì una croce poi donata a Papa Ratzinger, e il maestro liutaio Enrico Allorto. Grazie a quest’ultimo in particolare, i detenuti hanno costruito il primo dei violini previsti, presentato il 4 febbraio scorso in Vaticano a Papa Francesco e suonato da Carlo Maria Parazzoli, primo violino dell’Accademia di Santa Cecilia, nella composizione “Canto del legno”, scritta per l’occasione dal maestro Nicola Piovani.