Un cibo tutto rosa: millenial pink

Sempre più millenial pink: anche il cibo è tutto rosa

Il cibo tutto rosa Millenial pink

 La tinta più trendy di quest’anno (e probabilmente di quelli a venire!) è il millenial pink. Bene, già lo sapevamo, dirà qualcuno: ma oltre ad aver invaso moda, design, abbigliamento, cosmetica, c’è dell’altro!

Il millenial pink arriva proprio in cucina: no, non in accessori, pentole, stoviglie, tovaglie e così via, ma proprio “nel cibo”.

Tutti continuano a essere pazzi per il pink food: lo testimonia un sacco, ma proprio un sacco, di immagini che impazzano al solito su instagram e ovunque sul web, per la gioia di quelli che ormai sono considerati kidult, adultescenti (adulti che si sentono ancora adolescenti o adolescenti che si sentono adulti ma non troppo? Ma poi… che vuol dire essere adulti, non amare il colore, neppure quello rosa?).

In giro però ci sono pochi esempi nostrani del cibo tinto di pink (soprattutto sono americani e asiatici) anche se c’è da ricordare il mitico gelato fiordifragola che forse non è poi proprio così rosa… Insomma, se interessati, da curiosare su twitter all’indirizzo #pinkfood: un incredibile (e forse inquietante) excursus sul cibo pink ma così pink… come la bevanda (in foto, un’idea di Denise O’Dwyer‏ @DeniseODwyer), realizzata con il frutto del drago, alias pitaya, che nasce nei paesi tropicali e ha tante proprietà, come essere poco calorica, depurare il fegato, aiutare la muscolatura e contro lo stress. C’è anche una versione in giallo ma, ovviamente, è quella rosa che va per la maggiore!
Ma c’è davvero di tutto, dal formaggio spalmabile ai fiori di geranio, rosa, al ravanello anguria, ai frullati che fragola e-o lamponi tingono di rosatello (più o meno evidente). Esiste già da un po’ una sequela di spumanti rosa, ma ora arrivano persino i corn flakes di tale nuance, così come gli hamburger… La Del Monte ha poi il brevetto di un ananas rosa, Rosé Pineapple (che deve la tonalità a operazioni di Ogm), che però ancora non si è visto sui banchi del mercato: esisterà davvero?