Un algoritmo e il calendario universale

I segreti scoperti dall’algoritmo

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Meysam Nasiri, Roberto Cappato e Sergio Spano, studenti del Politecnico di Torino,  hanno scoperto l’algoritmo che regola il funzionamento di un particolare e finora misterioso calendario.

Si tratta del calendario universale meccanico di Antonio Giovanni Piana che lo costruì nel 1831: attraverso un ingegnoso sistema di ruote dentate, viti, catene, riesce a identificare un giorno qualunque dall’anno uno al 4000, con tanto di informazioni precise circa maree e fasi lunari, tenendo conto di tante difficoltà.

Come: i mesi che vanno da 28 a 31 giorni, gli anni bisestili, la riforma gregoriana dei calendari del 1582.

Lo scienziato dovette affrontare anche altri disguidi tra cui il giorno che dura 23 ore, 56 minuti, 4 secondi e che influisce sulla data delle lunazioni, il mese lunare (che dà informazioni sulla data della Pasqua) di 29 giorni e mezzo circa e che non coinciderà mai con i mesi solari, la diversa velocità di rotazione della Terra durante le stagioni. Tenendo conto di tutto questo egli calcolò che vi è un ciclo identico ogni 28 anni.

Tutte queste informazioni sono scritte su rulli girevoli che nel complesso contengono oltre 40.000 dati. La complessità del calendario e la mole di dati memorizzati fa considerare questo oggetto da molti il primo computer al mondo. Ma come avrà fatto, con le conoscenze dell’epoca, questo geniale matematico, anche senatore del Regno d’Italia, vissuto tra il 1700 e il 1864?
In proposito, è stato indetto un concorso dal Politecnico di Torino e Seat Pagine Gialle con la collaborazione della Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti (in via Garibaldi 25), luogo in cui il calendario è conservato.
Per dipanarne il funzionamento, il gruppo di studenti ha individuato ’algoritmo che lo regola e hanno realizzato anche un’interfaccia digitale che permetterà a chiunque, attraverso un sito web dedicato, di fruire del Calendario, riuscendo così ad avere informazioni precise su qualsiasi giorno dell’anno.
La ricerca ha condotto, inoltre, alla realizzazione di un prototipo in scala,  fruibile da tutti i visitatori della Cappella. Altre curiosità: www.cappelladeimercanti.it/calendariouniversale.