Torino città degli alberi: lo dice Treepedia

Tutti gli alberi di Torino

platano-tesoriera- Torino città degli alberi

Chi l’avrebbe detto che la ‘grigia’ Torino sarebbe arrivata sulle cronache dei giornali per il suo green?

Treepedia, progetto sviluppato dal Senseable City Lab del MIT, per censire gli alberi delle metropoli, ha inserito la città piemontese tra i centri urbani in cui è migliore la presenza di tronchi, rami e fronde. Su 17 città, Torino è al 13° posto, considerando che la regina del verde è Vancouver, con una media del 25,9%, mentre Parigi è quella che va peggio, con un punteggio di 8,8%.

Treepedia ‘legge’ la presenza di alberi soprattutto grazie a un algoritmo che spulcia le informazioni di Google Street View, al fine di formare il Green View Index (GVI), un indicatore dello stato di salute delle nostre città, visto che più alberi ci sono, migliore è la vivibilità urbana.

A Torino ci sono oltre 170mila alberi, quasi 24 metri quadrati di verde per abitante. Tra i più rappresentati, ci sono i platani acerifolia, con 15mila esemplari, seguono i tigli, 10mila, i bagolari e gli aceri platanoides entrambi con 5mila pezzi, mentre gli ippocastani superano quota 4mila.

Il più vecchio di tutti questi alberi da città è il ‘nonno’, come i torinesi lo chiamano affettuosamente: è un Platanus acerifolia che si trova nel Parco della Tesoriera (foto guidatorino.com), verso il corso Francia. Alto 25 metri, misura 7 metri e venti di circonferenza del fusto. La sua età è compresa tra 220 e 300 anni, incerta però, poiché è nato, a seconda delle fonti, nel 1715 o nel 1797.
Oltre a questo esemplare, il comune tutela altri giganti d’antan, come un altro platano ottocentesco dei Giardini Cavour o quello di Villa Rey, che tutti conoscono come “di Napoleone”, anche se è un pochettino più recente rispetto all’età dell’imperatore. Poi, da ricordare una rarità botanica per il clima di qui, come la Zelkova carpinifolia dei Giardini Reali, che ha un fusto di quasi 5 metri e in natura cresce in terre balcaniche.