Roma racconta Roma

Roma città moderna, la mostra

Roma racconta Roma la mostra

“Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto”, una mostra presso la Galleria d’arte moderna della capitale, in via Francesco Crispi 24, ne racconta la cultura artistica in circa 180 opere lungo il novecento fra modernità e tradizione. Dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, rappresentano una rilettura ideale della cultura artistica romana. A partire dal tempo di  Ernesto Nathan, il primo sindaco della Roma moderna, in carica dal 1907 al 1913.

Tutti i lavori hanno in primo piano la città,la sua storia e i suoi luoghi, nelle tantissime ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa, con ogni stile che si è sedimentato nel corso del tempo.

Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le numerose correnti artistiche degli anni venti-trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (da Giacomo Balla a Giuseppe Capogrossi, da Felice Casorati a Giorgio de Chirico).

Non mancano riferimenti alla Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie. Si prosegue nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni quaranta, cinquanta e primi sessanta (da Renato Guttuso a Carlo Levi, da Achille Perilli a Lorenzo Vespignani). Presenti anche opere dell’altra Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta.
In ciascuna sezione sono allestiti strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce, per visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.
Fino al 28 ottobre, da martedì a domenica 10- 18.30. Chiuso lunedì e 1 maggio.