Come recuperare i binari vecchi? Facciamone sentieri!

Sentieri ciclopedonali per binari dismessi

Binari dismessiRecuperare i binari delle linee ferroviarie dismesse trasformandoli in percorsi ciclopedonali a beneficio della mobilità sostenibile e della valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale del Paese. Questo lo scopo della seconda edizione dell’”Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse”, realizzato da FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana, presentato a Rimini nel corso di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile.

Sono circa 1.500 i km dei tracciati ferroviari non più usati che sono censiti dalla pubblicazione, suddivisi per aree geografiche, con una serie di informazioni lungo le linee dismesse. L’obiettivo è creare una sinergia tra i progetti di riuso dei binari non più in esercizio e un network di forte interesse turistico-naturalistico costituito da cammini, greenway e piste ciclabili già esistenti.

In Italia i primi recuperi di ferrovie dismesse come greenway risalgono agli anni ’90 ma è soprattutto negli ultimi anni che si è fatta più forte la richiesta di spazi verdi per spostarsi a piedi e in bicicletta, usando proprio tratti di binari non più funzionanti.

Oggi ci sono oltre 60 interventi del genere, per un totale di circa 800 km, soprattutto al nord. Al sud la regione più attiva è stata la Sicilia, dove sono stati convertiti in greenways circa un decimo degli oltre mille chilometri di ferrovie dismesse presenti nell’isola.

Da ricordare le vie verdi realizzate in Alto-Adige lungo i segmenti della ferrovia del Brennero in diverse varianti di tracciato, tra Terme del Brennero e Colle Isarco e tra Ponte Gardena e Cardano, lungo la valle dell’Isarco, facenti parte del più ampio progetto nazionale della Ciclopista del Sole. Oppure la greenway che ripercorre per 65 km il sedime della ex-ferrovia delle Dolomiti, da Dobbiaco a Calalzo di Cadore passando per Cortina d’Ampezzo.
O ancora la via verde della ex-ferrovia Spoleto-Norcia, che consente di ripercorrerne a piedi e in bicicletta l’ardito tracciato, lungo cui si incontrano notevoli opere ingegneristiche (tra cui alcune gallerie elicoidali), e le greenway Modena-Vignola e Modena-Finale Emilia, che attraversano il tipico paesaggio agricolo della Pianura Padana.