Tutte le macchie del platano
Fu Napoleone III a decidere di trasformare il platano comune da utile pianta da collocare attorno ai corsi d’acqua per evitare la troppa evaporazione, ad albero “imperiale”, donando regalità con il suo portamento e la sua possenza ai viali cittadini di nuova concezione.
Ci si accorge di lui soprattutto quando le sue foglie, decisamente poco attente ai fatti urbani, cadendo ostruiscono tombini e sommergono tutto.
Eppure, è proprio da osservare. Soprattutto a partire dalla corteccia mimetica. Incredibile. Ogni albero ha la sua texture, con tante sfumature differenti.
Quelle macchie cominciano a farsi vedere sul tronco a tarda età, sono placche più o meno squamose che a un certo punto si staccano lasciando una superficie liscia. Le diverse placche, viste da vicino, presentano righine più o meno evidenti che danno ancora maggiore spessore all’insieme.
I colori vanno dal grigio al crema al verde al ruggine (meno frequentemente), in tutti i tipi di declinazioni possibili. Belli.
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