Quanto racconta una stella di neutroni

La stella di neutroni che spiega l’Universo

stella di neutroni

Si chiama RX J1856.5-3754, dista 400 anni luce dalla Terra, ed è una stella di neutroni che ha confermato un’ipotesi di 80 anni fa (l’avevano studiata in laboratorio Werner Heisenberg e Hans Heinrich).

 Secondo tale teoria l’intenso campo magnetico attorno ad essa si comporta come un prisma, polarizzando la luce che ha la ventura di attraversarlo. Il fenomeno si chiama birifrangenza del vuoto.

Lo ha scoperto un team internazionale di scienziati, guidati da Roberto Mignani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Inaf. I ricercatori hanno analizzato il comportamento attraverso il telescopio più potente della Terra, lo strumento FORS2 del Very Large Telescope (VLT) dell’ESO, in Cile.

Ciò che hanno visto riguarda l’elettrodinamica quantistica che studia le interazioni tra fotoni e particelle cariche come possono essere gli elettroni, particelle che compaiono e scompaiono ininterrottamente nello spazio tutt’altro che vuoto bensì ‘pieno’ di esse. E campi magnetici molto forti possono modificare il loro andirivieni e la luce che passa in questa zona.
 Le stelle di neutroni sono quel che resta dell’esplosione di corpi più grandi, con massa pari ad almeno 10 volte quella del Sole e che, nelle loro fasi finali di vita alterano lo spazio ad esse circostanti. Dunque, queste stelle ‘morenti’ sono un incredibile laboratorio dell’universo cui i ricercatori attingono per saperne di più.