Già da un po’ sappiamo come le nostre città, caotiche, assordanti, inquinate, racchiudano spesso piccole grandi oasi “country”. Una campagna cittadina che talvolta può rinfrancare dal rumore e dal grigio del cemento.
Una passeggiata può servire allo scopo. Immaginate un quartiere molto periferico di Roma, diciamo Spinaceto, iniziate a camminare sui marciapiedi un po’ (troppo) disconnessi (sarà che il rovinato è di moda ma… tra le tante buche è bene avere le gambe salde, per evitare inciampi) e guardate. Concentratevi su ciò che avete intorno, tra il verde selvatico che, nonostante tutto, sta ancora lì a raccontare che lui, proprio in quel posto, è da tempo, che c’è! Così, avrete la possibilità di individuare un “bottino” botanico di grande spessore, che varia in base alla stagionalità.
Ecco cosa si è visto alle soglie della primavera, nell’erba Fresca dei prati tra marciapiedi, strade, palazzi: sta crescendo in altezza, ma c’è ancora la possibilità di occhieggiare chiazze di tappeti di viole mammole, quelle piccole e odorose, quasi prostate a terra, di quell’intensa tonalità che dà loro il nome. A parte le bianche margherite con i loro petali un po’ “sporcati” da rosa intenso nei bordi, altre scoperte calamitano lo sguardo: ce ne sono pochi ma si vedono, eccome, grazie al loro giallo sole brillante, e pure per via di una certa “altezza”. Sono i ranuncoli ficaria, amano l’umidità e a quanto pare ne trovano, in questi appezzamenti verdi urbani.
Altre presenze: la Veronica “querciola” che quasi si spalma sul suolo dove tuttavia spicca per quei fiorellini di un intenso lilla-azzurro-con-un-poco-di-bianco. Una punta di rosa chiaro-scuro visualizza il trifoglio pratense, non tanti, qua e là, e poi, pure questi a gruppi intensi, l’aglio triquetrum, che ha tanti fiori gialli a campanula aperta su ciascuno stelo che, se si taglia, odora ovviamente di aglio (e si può mangiare, c’è chi ci fa deliziose frittate). In questi prati sono cominciate anche le fioriture di gerani selvatici, ce ne sono tanti tipi, caratterizzati da fiori fucsia più o meno intensi che si assomigliano, al contrario delle foglie, arrotondate e no (ma questa è un’altra storia).
Insomma, una bella country botanico-diversità, in the city.
