Milano Città d’acqua

Tutta l’acqua di Milano

MilanoCittàd'acqua-mostra-ConcadiPortaVenezia“Se ti chiedo il nome di una città che fa rima con acqua, che ne dici di rispondere: Milano?” 

Così Linus racconta la mostra nell’introduzione dell’audio guida. Ovvero la storia di Milano città d’acqua, nome di una esposizione fotografica che ha come protagonista la capitale meneghina in una versione proprio insolita, per i nostri tempi.

E invece, l’acqua è l’elemento vitale intorno al quale, sin da epoca celtica e poi romana, si costruisce l’identità e la fisionomia della città. Lo stesso nome, Milano, stando alle ricerche più recenti, sarebbe riconducibile alla presenza dell’ansa di un fiume. Rinomata sin dai tempi più antichi per la ricchezza e la qualità delle sue acque, nel corso dei secoli la città ha di volta in volta utilizzato l’acqua per garantirsi prosperità, per difendersi o per sviluppare traffici.

Ecco allora che dal tardo medioevo la città diviene la fucina dei migliori ingegneri idraulici d’Europa, veri e propri maestri nella gestione delle acque. Il Naviglio della Martesana, prima ancora il Naviglio Grande, la Fossa interna, le prime conche del mondo, apparse in città verso la metà del ‘400 sono solo alcune delle testimonianze della maestria meneghina in tema di gestione e utilizzo delle acque. Insieme ai canali sorsero ovviamente molte attività: mulini, concerie, attività produttive che necessitavano del regolare corso d’acqua per potersi sviluppare.
Nell’immagine: La Conca di Porta Venezia © Archivio fotografico Arnaldo Chierichetti.Le 150 foto d’epoca sono visibili a Palazzo Morando, Via Sant’Andrea, 6, fino al 14 febbraio 2016. Orari: giovedì 10-22.30, gli altri giorni (no il lunedì) 10-19.