Librografie: ritratti letterari

La letteratura con la matita: Librografie

Librografie

Parlare di un libro di questo o quell’autore attraverso i personaggi “scritti” raccontati con matite e pennelli e, soprattutto, con una frase “identificativa” ricamata con ago e filo.

Ecco cos’è Librografie, la mostra delle opere su carta di Gonzalo Orquín, classe 1982, di Siviglia: un dialogo tra arte e letteratura che comprende venti ritratti 40×30 cm ispirati da alcuni dei maggiori autori della letteratura italiana del Novecento, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Tommaso Landolfi, Carlo Levi, Giorgio Manganelli, Elsa Morante, Alberto Moravia, Anna Maria Ortese, Cesare Pavese e Pier Paolo Pasolini.

L’artista ha scelto e selezionato volti contemporanei, da mettere in relazione con testi e trame dei libri attraverso la parola dipinta. I personaggi rappresentati sono viventi, amici, conoscenti o persone incontrate per caso, ma che in qualche maniera l’artista è riuscito a mettere in relazione con il romanzo prescelto.

È proprio per sottolineare l’importanza della parola che Orquín sceglie come mezzo per le sue opere la carta, supporto per antonomasia degli scrittori, così come le parole, che vengono letteralmente ricamate sul foglio ora leggibili, ora sotto forma di segno astratto.
Dove? A Roma, Casa delle Letterature, Piazza Dell’Orologio 3,  fino al 26 novembre, ingresso libero dal lunedì al venerdì, 9.30/18.30; www.casadelleletterature.it