La carta di Bologna per l’ambiente

Ambiente: nasce la carta di Bologna

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Tra pochi giorni, Bologna ospiterà il G7 Ambiente. Nel frattempo, alcune città metropolitane hanno sottoscritto laCarta di Bologna per l’Ambiente. Obiettivo promesso: tutelare l’ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile: è il primo protocollo di questo genere, a livello nazionale, in ambito ambientale.

Oltre a Bologna, che ha promosso l’iniziativa, hanno firmato Milano, Torino, Firenze, Catania, Roma, Cagliari, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Genova, Palermo: insieme concentrano il 36,4% della popolazione nazionale, circa 22,1 milioni di cittadini.

Dai rifiuti alla qualità dell’aria e delle acque, dalla transizione energetica alla mobilità sostenibile, sono otto i macro obiettivi individuati dalla Carta di Bologna per l’Ambiente da inserire nelle agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile. Del resto, le grandi città sono veri e propri ‘laboratori naturali’ per individuare soluzioni alle principali sfide globali, per sperimentare e implementare soluzioni innovative di sviluppo sostenibile, con ricadute positive anche nella dimensione economica, sociale ed istituzionale.

In questo discorso, Bologna fa un po’ da capofila, visto che nel suo territorio è già operativo il PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, strumento con cui il Comune di Bologna, in collaborazione con altri soggetti della città pubblici e privati, si è impegnato a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020.
Tra gli impegni delle città: ridurre del 20% il proprio consumo netto di suolo al 2020 (dai 2 attuali a 1,6 mq/ab l’anno di media nazionale) e centrare le politiche urbanistiche sulla rigenerazione urbana, prevedendo sviluppo urbanistico solo in presenza di trasporto pubblico sostenibile e dei principali servizi al cittadino sia pubblici sia privati, raddoppiando entro il 2030 la superficie media di verde urbano per abitante.