Il dizionario della positività

Positività: quanti modi per definirla?

il dizionario della positività

 Un progetto davvero particolare e che sa di ottimismo: come descrivere o definire la positività, l’affrontare in modo speranzoso le cose della vita.

Uno psicologo inglese, Tim Lomas, ha deciso di creare un dizionario ad hoc, che è sempre in aggiornamento e aperto a chiunque voglia dire qualcosa in proposito con la sua lingua. La ricerca si chiama “The positive lexicography project” e ci si può curiosare attorno nonché collaborare cliccando sul sito del professore: www.drtimlomas.com. Qui si può anche scaricare le pagine in cui leggere i termini raccolti fino ad oggi per raccontare un certo stato di benessere ma anche le sensazioni belle provate in un determinato momento della vita e di cui non rimane che il ricordo. Insomma, parole (o più parole) ‘attorno’ alla positività, presente, futura, passata.

Come il balinese Ramé, che significa ‘qualcosa allo stesso tempo caotica e gioiosa’. O Yutta-hey nella lingua Cherokee: ‘è un buon giorno per morire’, nel senso che si muore in un momento di gloria. Il danese Hygge indica un senso di amicizia e calore, mentre Tilfreds segnala un senso di pace. E nel Borneo, Ngarong è lo spirito guida che viene in sogno e che aiuta nelle difficoltà.

Tra le parole che danno serenità anche chic o bricolage, che regala soddisfazione nel fare le cose da sé. Curiosi i termini italiani, da ‘arrangiarsi’ a ‘sprezzatura’, lo sforzo di fare le cose con nonchalance… Ci piacciono di più, dell’elenco nostrano, passeggiata e focolare, decisamente meglio per rendere l’idea di qualcosa di bello che sta accadendo!
Infine, l’esortazione del professor Lamas: “Si prega di lasciare i vostri suggerimenti per migliorare le definizioni. Si prega inoltre di suggerire anche altre ‘parole intraducibili’ (e le proprie esperienze nel loro utilizzo) che non sono presenti nell’elenco”.