Antartide: allarme Pinguini

Pinguini in Antartide: è vero allarme

Allarme pinguini in Antartide

La carestia e la ricerca di cibo ha provocato una vera strage di Pinguini nella piccola isola di Petrel, Antartide.

Qui esiste una colonia di 18mila esemplari ma dei piccoli nati sono sopravvissuti dopo la nascita solo due. Perché? Gli adulti li avevano abbandonati non certo per malvagità ma poiché impegnati lontano dai nidi a cercare di trovare qualcosa da mangiare. Sono rimasti soli e senza cure, incapaci di scaldarsi visto che le loro penne non sono ancora impermeabili.

A denunciarlo è il WWF che pone anche l’accento sulla disastrosa situazione meteorologica e atmosferica della regione.

I cambiamenti climatici (in questo caso l’aumento della piovosità) hanno provocato la formazione di un ghiaccio marino troppo spesso e troppo esteso da costringere i genitori Pinguini (esattamente i Pinguini di Adelia) a migrare anche fino a oltre 100 km da “casa” per raggiungere il mare e trovare il krill, i piccoli gamberetti, di cui si nutrono.

In questo loro viaggio, i destinatari del cibo, i loro piccoli appunto, sono letteralmente morti di inedia, troppo tempo lasciati a se stessi e per aspettare i genitori.

Il brutto più grosso di questa notizia (di bello non ce n’è) è che proprio questa colonia, raccontano gli esperti, se la passava meglio rispetto alle altre parti antartiche.

Anche il turismo ha avuto il suo peso nella situazione con il suo impatto negativo nonché le numerose richieste di aprire la zona alla pesca del krill.

Una possibile soluzione? Istituire un’area protetta su cui si dovrà prinunciare la Commissione per la conservazione delle risorse marine antartiche (CCAMLR).