La complicità del legno

Legno: la complicità che stupisce sempre

La complicità del legno

 Si chiama semplicemente “complicità”, la foto che ha vinto il Contest fotografico lanciato dal consorzio Rilegno per festeggiare il suo ventennale raccontando il legno e le sue possibili declinazioni, facendo un excursus tra storia e innovazione.

Del resto si ha a che fare un materiale naturale, una risorsa continua senza fine. La foto, un bisnonno e un bisnipotino “veri”, due generazioni, il legno tra il passato e il futuro: così lo ha fermato con la fotocamera Giulia Ancarani, di Castel San Pietro Terme, provincia di Bologna.

Lei di legno se ne intende anche dal punto di vista professionale, visto che con la socia Federica Cicognani ha messo su Livyng Ecodesign, un’azienda artigiana che produce pezzi in cui le forme naturali sono splendida ispirazione per mobili e accessori.

Come la collezione che si basa sull’edera, bella e temibile essenza vegetale che rischia di uccidere i tronchi su cui si avvinghia. Una volta secca, avvolgendo, torcendo e annodando, riesce a creare nuova vita, trasferendosi dal bosco alle nostre case, tavolini, lampade, librerie… non c’è oggetto che le sue curve non possano evocare altro per arricchire ogni angolo abitabile. Curiosate al sito www.livyng-ecodesign.com.

Ma ritorniamo al RilegnoPhotoContest: le immagini concorrenti sono state oltre 700. E tutte di alto profilo, tanto da rendere davvero difficile la scelta.
Tra gli scatti. La musica dimenticata di Daniele Ciani, un violino abbandonato nell’erba; dendrocronologia, la semplice eccezionale bellezza di un tronco con le sue ferite e i centri concentrici raccontati da Giulia Pagani; le mani sapienti di un artigiano che liberano dal legno le forme di una storia da scrivere, secondo Paola Preziosa; i bambini intenti a costruire un altro mondo con pezzetti d legno, di Michele De Sanctis… Rifatevi gli occhi qui: www.concorso.rilegno.org/.