New York in festa (anche) per il Botanical Garden
Un bell’anniversario, quello che riguarda il Botanical Garden di New York: i suoi primi 125 anni.
E fino al 19 febbraio prossimo è possibile ammirare gli scatti di Larry Lederman che in 13 anni ha raccontato gli oltre 100 ettari di questo polmone verde, in cui ci sono 50 giardini, serre e collezioni varie di piante, tra cui 30mila alberi: uno spazio che originariamente faceva parte di una grande tenuta appartenuta a un magnate del tabacco.
A convincere Pierre Lorillard (questo il suo nome) fu una coppia di sposi appassionati studiosi di green, Nathaniel Lord Britton e Elisabeth Gertrude Knight. Lui, botanico appassionato (che i genitori volevano avviare alla carriera ecclesiastica) fece invece delle specie vegetali il suo credo. In ciò coadiuvato dalla moglie, che nei suoi studi si è soprattutto interessata di muschi, tanto che alcune varietà sono a lei dedicate, come Bryobrittonia e Dryopteris brittonae. Ed è stata omaggiata persino con il nome di un’orchidea, Ponthieva brittonae.
I due, dopo una visita ai Kew Gardens, i giardini botanici di Londra, pensarono intensamente che anche la ‘grande mela’ dovesse avere qualcosa di simile. E così adesso, nel Bronx, si può godere di tutto quello che contiene questo eden in cui è presente un milione di piante dalle notevoli diversità, tra flora tropicale, temperata, desertica. Qui si gestiscono anche parecchi programmi di conservazione delle piante a livello mondiale. Nella foto la distesa di azalee in fiore secondo Ben Hider.