La matematica aiuta contro il plagio della musica

Musica e plagio: la matematica aiuta!

Matematica contro il plagio della musicaLa matematica, si sa, ha tante utili applicazioni nella vita quotidiana e ciò è un fatto, anche se sfugge ai più, soprattutto quelli che di formule sono un po’ allergici.

Ma che la matematica sia uno strumento per bloccare il plagio nei componimenti musicali è una notizia degli ultimi tempi.

La musica di un certo autore è un qualcosa di assolutamente originale, lo stile è unico proprio perché appartenente a “quella” creatività e non ad un’altra. Ebbene, lo stile musicale è stato letteralmente catturato da una formula matematica, individuandone la particolarità e la personalizzazione di chi l’ha composta, grazie a tanti elementi, dal suono al ritmo, dalla melodia all’armonia alla forma che, assemblati in maniera ad hoc, lo rendono riconoscibile e inimitabile. Se poi c’è qualcuno che lo fa, ecco che la struttura matematica dell’opera musicale capisce subito il plagio e mette ko chi ha cercato di rubare la creatività altrui.

Il metodo che individua l’identità musicale della musica è stato messo a punto presso i Sony Computer Science Laboratories di Parigi da un team di ricercatori internazionali, tra cui due italiani dell’università Sapienza di Roma, Vittorio Loreto e Francesca Tria, come dà notizia un articolo apparso sulla rivista Scientific Reports. E, per evitare scopiazzamenti e plagi, lo studio sarà anche utilizzabile per creare musica artificiale.
Ma come è possibile tutto ciò? Praticamente gli studiosi hanno trasformato le sequenze musicali in un modello matematico computazionale e, attraverso un particolare algoritmo (hanno detto gli scienziati all’Ansa), sono in grado di generare appunto nuove melodie che simulano quelle originali ma mai copiandole (foto-disegno da www.gettingsmart.com).