Galline: il nuovo status symbol

Status symbol: ora tocca alle galline

galline staus symbolUn nuovo status symbol, le galline.

Nella Silicon Valley, racconta The Washington Post, dove sono concentrate un sacco di aziende tecnologiche che dettano le regole nel settore, c’è questa nuova moda, che riguarda chi non ha grossi problemi di budget, come i personaggi fautori del successo commerciale di questa zona californiana. Nelle loro ville allevano i pennuti non tanto per avere le uova sempre fresche, che già questo basterebbe a sottoscrivere l’idea, ma come animali da compagnia.

I top manager, dopo aver passato ore e ore nel chiuso dei loro super uffici accessoriati, calmano lo stress con l’hobby dell’allevamento delle galline, quelle ovaiole, prima di tutto (con la produzione di uova da regalare a parenti e amici magari con il proprio “marchio” di fabbrica), ma anche quelle ornamentali così curiose, strane e belle che costano pure migliaia di dollari. Ma i soldi non sono un problema (per chi ne ha) e dunque via libera alla costruzione di pollai che naturalmente devono essere all’altezza del look della casa cui si appoggiano.

Un occhio particolare va all’alimentazione, rigorosamente biologica, come deve essere del resto tra chi sceglie uno stile di vita improntato alla sostenibilità, ma con un’attenzione alla miscela degli ingredienti del “pappone”, in modo da avere uova più o meno scure, più o meno ricche di questo o quel nutrimento.
Sembra che tra le razze, al primo posto ci sia la Dorking Chicken, dalle uova bianche, seguita dalla Jersey Giant che le uova le fa marroncine, e dalla Araucana, le cui uova sono blu. E c’è già chi va alla ricerca delle specie che rischiano di scomparire. Poiché per i proprietari di queste due zampe la tecnologia rimane comunque tutto, ecco che sono state create app dedicate alla cura dei pennuti e ai pollai super chic. Nella foto di Christie Hemm Klok, Matt Van Horn e sua figlia Sadie di 2 anni curano le loro galline.