Il totoaba è assai ricercato per via della sua vescica natatoria che, seccata, va a finire nel mercato nero cinese, dove si ritiene che abbia proprietà medicamentose notevoli per ogni male. Ma è ricercato anche per essere mangiato visto che è considerato una vera prelibatezza per via della sua carne particolarmente appetitosa. È però la vescica natatoria a raggiungere prezzi incredibili, anche 60mila dollari al chilo. E qualcuno, parlando della vescica natatoria del totoaba, ha già parlato di “cocaina acquatica”, per via del suo costo da capogiro.
È inserito nell’elenco della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), nella Lista Rossa IUCN delle Specie Minacciate e nell’Endangered Species Act (che pure si occupa delle specie a forte rischio). Secondo la legge non può essere pescato e/o consumato e nel 2015 il Messico ha annunciato un programma dedicato per la sua difesa e conservazione. Qui si immettono narcotrafficanti & Co., cavalcando i malumori dei pescatori di frodo aizzandoli, anche attraverso facebook (evidentemente sanno usare molto bene i social network), contro i volontari di Sea Shepard (la foto mostra un’ecatombe di totoaba).