E così è assolutamente ben gradita l’idea di organizzare in questo luogo severo tutta una sezione gioiosa in cui i giocattoli sono i protagonisti assoluti (fino al prossimo 1 marzo), in particolare in una delle caratteristiche torri circolari. Qui sono collocati in bella mostra 137 pezzi della collezione capitolina di giocattoli antichi (che conta su un totale di 33mila oggetti ancora in attesa di trovare una adeguata posizione e conservati per ora nei depositi della Centrale Montemartini sulla via Ostiense): sono per lo più riferibili alla cosiddetta “età d’oro” del giocattolo, ovvero gli anni compresi tra il 1860 e il 1930. Il valore dei giocattoli è immenso: senza regole (questa è l’unica regola in realtà), la fantasia si scatena mettendo in modo le celluline grigie del cervello, inventando battaglie in scenari improbabili o pranzetti “finti” in cui si segue l’estro del momento. Basta lasciarsi andare alla creatività, durevole pure ore ed ore: è il gioco, che può essere lasciato, abbandonato o ripreso, con nuove idee o rispolverando quelle vecchie. Anche per questo, la distribuzione dei giocattoli di “Ra-ta-ta-ta, Bang-bang, si gioca” è sregolata, senza criteri tipologici o cronologici, accanto ai soldatini ci sono pupazzi e macchinine, bambole, biciclette, monopattini. Un creativo caos giocoso proprio come succede negli spazi che i bimbi dedicano a questa attività che stimola la mente e il cuore.
Per visitare gratuitamente la mostra presso il Museo delle Mura (Via di Porta San Sebastiano, 18), gli orari sono 9/14 dal martedì alla domenica.